Onore alle vittime delle Foibe. Il 10 Febbraio si riannoda la storia

Nel giorno del ricordo, tutti dobbiamo ricordare. Tutti dobbiamo rispettare il dovere civile e morale ricordando chi è morto da innocente e tenendolo d’esempio per tutti gli innocenti che muoiono ogni giorno.

Non esiste mai un valido motivo che giustifichi la morte,se non una morte naturale dopo una vita vissuta con dignità.
A poca distanza dal giorno della memoria oggi è la giornata del ricordo. Oggi si ricordano i 5.000 italiani morti in Istria, Dalmazia e Venezia Giulia tra il 1943 e il 1945 per la follia nazionalista.

« (…) un moto di odio e di furia sanguinaria, e un disegno annessionistico slavo, che prevalse innanzitutto nel Trattato di pace del 1947, e che assunse i sinistri contorni di una "pulizia etnica"

Queste le parole di Giorgio Napolitano, ex presidente della Repubblica, in occasione dell'istituzione di tale data nel nostro calendario, per una strage quasi dimenticata, ma che invece ha la stessa valenza dei milioni di uomini uccisi ad Auschwitz,così come ha la stessa valenza un solo uomo ucciso per la cecità ideologica.

Per quasi cinquant’anni la storia e la classe politica hanno taciuto nei confronti di una macchia così difficile da smaltire, pagine macchiate da una ferita ancora aperta che può essere sanata solo con il ricordo e la commemorazione.

Il giorno del ricordo ci permette riflessione ancora una volta per quell’epoca che ha segnato vita e sentimenti di migliaia e migliaia di uomini che, con la loro morte hanno permesso il pensiero e la creazione di un’Europa finalmente libera,democratica ed unita.

Ma siamo davvero liberi, democratici ed uniti?

Tramandare la storia alle generazioni presenti e future, attraverso le immagini,la parola e il sentimento; solo questo lascerà spazio al valore della pace e della solidarietà tra tutti i popoli e solo questo potrà farci davvero sentire uniti e soprattutto LIBERI.



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