
Vernissage, sabato 5 maggio alle ore 19, per Il Labirinto di Orodè Deoro. La rassegna è stata organizzata dall’architetto Andrea Novembre presso lo showroom Novembre in via Nestola, 49 a Copertino.
Orodè Deoro, artista eclettico è capace di emozionare trasferendo sensazioni e percezioni uniche. Lo stupore è nelle opere che raccontano con lucidità un mondo interpretato con mille frammenti fatti della poesia di materiali diversi. Ceramica, sassi, specchi e stucco per far parlare anche le fughe, ossia quello spazio vuoto tra le tessere che solitamente nella storia del mosaico non è mai preso in considerazione.
Orodè Deoro, l‘artista
Orodè Deoro, nato a Taranto, vive a Milano dove nel 2015 inaugura il suo atelier in via Lattanzio, 15. L’arte di Orodè abbraccia il mosaico e la pittura ma si esprime anche nell’action painting in spettacoli multidisciplinari.

Orodè possiede uno stile unico; da autodidatta, infatti, non ha subito l’influenza di alcuna scuola. Innamorato di Gaudì e attratto dai reperti di arte precolombiana rivestiti di pietre preziose, inizia a tessere le sue opere intorno alla ribellione e alla passione dei suoi scrittori e pittori preferiti.
Nel 2000, ad appena 26 anni, l’artista si trasferisce nella casa-museo del pittore e scultore Vincent Maria Brunetti a Guagnano. In quasi tre anni di permanenza a Vincent City, Orodè decora circa 250 mq di superficie con mosaici nei quali accosta i materiali più diversi, dalla ceramica ai sassi, dagli specchi alle luci elettriche ed alla pittura. Gli interni e gli esterni di questa casa, vero e proprio museo a cielo aperto, sono stati completamente trasfigurati dall’arte di Orodè Deoro.
Le sue opere sono realizzate con tessere uniche e simboliche mentre le fughe, essenziali quanto le tessere, sostengono il disegno, acquistando spazio e importanza. I collanti di nuova generazione garantiscono la durata nel tempo delle opere di Orodè, anche se collocate in esterno, come l’opera Paradiso Terrestre, realizzata a Milano nel 2014 per l’architetto Fabio Novembre, che dell’artista scrive
“Cosciente della complementarietà dei corpi, Orodè insegue un’idea di ricomposizione erotica del frammento, una poetica dell’incastro che genera storie di seduzione universale. In una realtà sempre più esplosa e frammentata, la presa di coscienza e il tentativo di rimetterla assieme, sono un’impresa nel solco della migliore utopia.”
Numerosi riconoscimenti
Sono tanti i premi che riconoscono l’arte del performer pugliese. Nel 2009 vince il Premio Nazionale Enzo Fani nella sezione pittura e il Premio Celeste. Il 2014 vede Orodè protagonista a Milano con un trittico in mostra alla Triennale Design Museum. Nel 2015 l’artista vince la Targa d’oro del Premio Arte per la sezione scultura con L’eternità, un mosaico in ceramica ritagliata a mano e stucco; il primo caso in cui le arti ufficiali, nello specifico la scultura, si aprono all’universo mosaico, riconoscendone i meriti in un Premio importante.
Partecipa a collettive internazionali sul mosaico contemporaneo a Ravenna: nel 2014, “Eccentrico Musivo”, a cura di Linda Kniffitz e Daniele Torcellini e nel 2015, “Opere dal mondo”, per Ravenna Mosaico. L’opera esposta in “Eccentrico Musivo”, è stata poi acquisita dal museo MAR, e fa ora parte della meravigliosa collezione. A inizio 2015 arriva la sua prima copertina per il semestrale francese Mosaïque Magazine.
Appuntamento, dunque, a Copertino, sabato 5 maggio ore 19, per il vernissage de “Il Labirinto” di Orodè Deoro, Showroom Novembre, via Serg. Nestola, 49