Parcheggi per i lavoratori Comdata? Rotundo lancia l’ipotesi pista ciclabile

Torna d’attualità la querelle sui parcheggi che l’outlet City Moda, in quanto legittimo proprietario, ha sottratto all’area nella quale insiste il call center che dà lavoro a oltre 1500 giovani salentini.

pista-bici

Riprende la discussione sulla necessità di dotare di parcheggi l’area mercatale alla periferia di Lecce sulla quale insiste l’azienda di Comdata in cui lavorano quasi 1600 giovani salentini.
 
Tutti ricordano quello che è accaduto all’inizio della scorsa estate, quando le aree di sosta in prossimità di City Moda furono transennate proprio dal noto outlet che è il legittimo proprietario dello spazio e che ritiene, quindi, di doverlo far fruire esclusivamente ai suoi clienti. Dove possono parcheggiare, allora, con le loro vetture i lavoratori che prestano il loro servizio per il noto call-center che occupa tanti giovani del territorio?
 
La querelle fu sollevata allora dal capogruppo del Partito Democratico al Comune di Lecce, Paolo Foresio, che mise in evidenza una situazione ormai insostenibile, visto che nella zona diventa difficile trovare parcheggio anche per gli avventori delle altre attività commerciali che si affacciano.
 
Sull’argomento ieri è ritornato il consigliere d’opposizione Antonio Rotundo che tenendo conto della giovane età della maggior parte dei dipendenti Comdata ha lanciato una proposta che prova ad unire l’utile (risolvere il problema della sosta nelle ore di lavoro) al dilettevole (muoversi con un mezzo ecosostenibile che fa bene alla salute).
 
Da qui l’idea di creare una pista ciclabile illuminata che riesca a far fronte alla questione: ‘Una soluzione potrebbe essere quella di realizzare un collegamento direttamente tra l'area in questione e la città costruendo una pista ciclabile lungo la SP 298, la strada del fondone, debitamente illuminata, per dare ai lavoratori residenti in città, in larga prevalenza giovani, la possibilità di optare per l'uso della bici al posto dell'auto, anche per le difficoltà, almeno nell'immediato – stando a quanto riferitomi dagli uffici dell'assessorato all'urbanistica – a reperire nuovi parcheggi nella zona’.
 
Per chi viene da fuori città, poi, si potrebbe optare per una soluzione mista, praticata in molte città europee dove i guidatori viaggiano con la bicicletta nel portabagagli e arrivano con l’auto fin dove possono arrivare per poi parcheggiarla, montare sul velocipede e raggiungere il luogo di destinazione. Insomma si potrebbe pensare al parcheggio gratuito in Largo Settelacquare e da qui lo spostamento in bici sulla nuova pista ciclabile.

Certo, soluzioni scomode soprattutto nel periodo invernale, ma almeno un tentativo per cominciare a mettere la vicenda all’ordine del giorno nell’interesse dei lavoratori e anche delle aziende.