Pensioni e quattordicesima sulle ‘minime’, appello a Renzi:’Si aumentino quelle di invalidità’

Tre associazioni leccesi – Pronto Soccorso dei Poveri, Lecce Rinasce e disabili iscritti all’Uniat – si appellano al premier Renzi:’Quattordicesima sulle minime, ma quelle di invalidità civile rimangono misere’.

Di poche ore fa l’ennesimo aggiornamento, battuto dall’ANSA, sull’argomento politico che sta facendo discutere l’Italia intera: le pensioni. Ai microfoni di RTL 102.5, infatti, il premier Matteo Renzi afferma che "le misure ci saranno e non dipendono dalla trattativa con Bruxelles”. Viene soprannominato il "patto della lavagna", quello in manovra, avviato con i pensionati. Tocca insomma i temi più caldi dell'agenda politica, unitamente al referendum che avverrà il prossimo 4 dicembre. Matteo Renzi annuncia sicuro:“Ovviamente non saranno multimilionarie” bensì con “la logica dei piccoli passi”. In buona sostanza, in pensione si può andar prima accettando una piccola penalizzazione dello stipendio, mente invece “le minime avranno una sorta di quattordicesima, riusciremo a dare qualche soldo in più".

Ed è proprio su questo ultimo punto che Le Associazioni di Volontariato Pronto Soccorso dei Poveri, Lecce Rinasce e le persone affette da disabilità iscritte al Sindacato Uniat-lecce, intervengono in merito al "pacchetto-Pensioni" ponderato dal Presidente del Consiglio, nel quale – ci scrivono in una nota stampa pervenutaci in redazione – “non si parla assolutamente di aumenti anche per tutti coloro che, poiché invalidi civili, percepiscono da anni una misera pensione di 280 euro al mese”.

Da qui l’invito rivolto a tutti i parlamentari salentinidi qualsiasi area politica”, proseguono al dine di  “far pervenire al Presidente del Consiglio, le istanze nostre e di tutte le persone disabili, in particolare per coloro che vivono sole e abbandonate da tutte le istituzioni”.

Già in occasione della visita leccese di Renzi – avvenuta al Teatro Politeama Greco per illustrare le “ragioni del Sì” – cinquanta famiglie sfrattate, senza un tetto o disoccupate, assistite dall'Associazione 'Pronto Soccorso dei Poveri' gli scrissero una lettera “ad hoc”.



In questo articolo: