Pet-Tac, dalla Regione arrivano i primi rimborsi per i pazienti

Presso il Codacons, stamattina, sono arrivati i primi rimborsi a copertura delle spese di quei pazienti oncologici che hanno effettuato la Pet-Tac a costo integrale. Vince il Diritto alla Salute

Giunti presso la sede del Codacons i primi assegni, emessi dalla Regione Puglia, a copertura delle spese mediche effettuate da alcuni pazienti in strutture private del territorio. Ha vinto il principio del Diritto alla Salute. Si tratta di un esame che, effettuato tempestivamente, nella maggior parte dei casi può salvare la vita ad una persona intercettando il tumore. O comunque, nella peggiore delle ipotesi, valutare la miglior cura possibile. 

Ed è proprio per evitare il peggio che molti malati hanno dovuto sostenere integralmente il costo dell'esame, subendo danni morali ed economici. D'altronde, davanti al rischio di perdere la vita, un cittadino non può permettersi di subire liste d'attesa lunghissime in strutture pubbliche o private convenzionate; così, deve rivolgersi presso enti a pagamento, con la possibilità di ottenere, più avanti, il rimborso delle spese.

E il Codacons Lecce, mediante l'avvocato Massimo Todisco, ha preso in mano la situazione, difendendo i pazienti oncologici salentini trovatisi nella situazione appena citata. Una battaglia per la salute terminata a favore di quest'ultimi, poiché da via Capruzzi stanno pervenendo i rimborsi. 

Non certo cifre faraoniche, poiché inferiori ai mille euro. Ma già l'idea d'aver fatto valere un proprio diritto vale più di qualsiasi numero. Nel periodo in questione non era presente alcuna struttura pubblica che potesse garantire l'esame pet; eppure esiste una legge regionale abbastanza chiara: qualora il bacino di abitanti superi le 750mila unità, risulta obbligatoria l'installazione di due pet tac. Una pubblica, l'altra privata (con convenzione).