‘Piccola raccolta itinerante di storie di cura’, a Lecce un evento di medicina narrativa per la promozione della diagnosi precoce

Il primo incontro si terrà a Lecce, giovedì 14 marzo, alle ore 17.00, presso il Centro Sociale di Santa Rosa a Lecce.

Si intitola “Piccola raccolta itinerante di storie di cura” l’importante iniziativa dedicata alle donne operate di tumore al seno, ai familiari, ai caregiver e a chiunque voglia condividere una storia e un percorso con la malattia che si terrà a Lecce, giovedì 14 marzo, alle ore 17.00, presso il Centro Sociale di Santa Rosa a Lecce.

L’evento fa parte di “Resilienza Narrativa Plus”, un progetto che Conchiglia Aps ha realizzato grazie all’associazione ‘Susan G. Komen’, che ogni anno organizza la famosa Race for the Cure di Bari.

Il progetto raccoglie le storie di malattia, di trattamento, di guarigione o purtroppo di perdita, ma anche di semplice di quotidianità di chi ha vissuto e vive l’esperienza del tumore al seno. È un invito a ricordare un momento, un’emozione, una persona, un luogo e a raccontare secondo il proprio punto di vista di pazienti e familiari.

Il percorso sarà facilitato a Lecce dalla giornalista esperta in medicina narrativa Raffaella Arnesano.

Raffaella Arnesano, giornalista esperta in medicina narrativa

 

Il calendario degli incontri

All’incontro del 14 marzo nel capoluogo salentino seguirà un altro appuntamento, il 22 marzo, sempre a Lecce, presso il Centro Sociale Santa Rosa in via Ofanto, 2; poi uno a Taranto, realizzato in collaborazione con l’Associazione Nazionale Famiglie ANF il 5 aprile, per chiudere il ciclo nuovamente a Brindisi il prossimo 3 maggio presso Palazzo Nervegna.

Il progetto

La Piccola raccolta itinerante di storie di cura” si basa sui valori della medicina narrativa: creare un luogo di incontro tra chi racconta e chi legge queste esperienze che servono a diffondere, prima di tutto, l’importanza di una diagnosi precoce. In quest’ottica, la narrazione è uno strumento indispensabile per acquisire, comprendere e integrare i diversi punti di vista di chi interviene nella malattia e fare tesoro delle esperienze e dei consigli tra pari di chi ha attraversato questa esperienza prima nel tempo.

L’importanza della Medicina Narrativa nella promozione della diagnosi precoce

La medicina narrativa si configura come un approccio innovativo nel contesto medico, atto a promuovere una comprensione più profonda e umanistica delle esperienze dei pazienti. Nel contesto della diagnosi precoce, questa disciplina si rivela un prezioso strumento, contribuendo non solo a una migliore gestione delle patologie ma anche a individuare segnali precoci che possono sfuggire alle analisi puramente cliniche.

Comprendere il paziente oltre la cartella clinica

La medicina narrativa si concentra sulla raccolta e analisi delle storie di vita dei pazienti, andando oltre i sintomi fisici. Questo approccio permette ai professionisti della salute di ottenere un quadro più completo, considerando fattori psicologici, sociali ed emotivi. Nella diagnosi precoce, questa prospettiva più ampia può rivelarsi fondamentale nel cogliere segnali iniziali di malattie che potrebbero manifestarsi in modi sottili o atipici.

Identificare segnali precoci attraverso le narrazioni

Le narrazioni dei pazienti possono contenere indizi preziosi che suggeriscono la presenza di malattie in una fase iniziale. Sottolineare cambiamenti nei modelli di vita, nelle relazioni sociali o nelle esperienze emotive può facilitare l’individuazione di segni precursori di condizioni mediche. La medicina narrativa, quindi, offre uno strumento diagnostico complementare che può contribuire significativamente alla rilevazione precoce di patologie.

Migliorare la comunicazione medico-paziente

La medicina narrativa non solo aiuta i medici a identificare segnali precoci, ma migliora anche la comunicazione medico-paziente. I pazienti si sentono più ascoltati e compresi quando la loro storia viene integrata nella pratica medica. Questo rafforzamento della relazione può incentivare i pazienti a condividere informazioni cruciali e a partecipare attivamente ai processi di diagnosi e cura.

Umanizzazione della medicina

L’importanza della medicina narrativa nella promozione della diagnosi precoce risiede anche nella sua capacità di umanizzare il contesto medico. Trattare i pazienti come individui con storie uniche anziché come casi clinici standardizzati può avere impatti positivi sulla salute mentale, sul benessere emotivo e sulla percezione complessiva della cura.

La medicina narrativa emerge come un alleato cruciale nella promozione della diagnosi precoce. Integrare la narrazione dei pazienti nei protocolli diagnostici non solo migliora la comprensione delle condizioni mediche, ma contribuisce anche a un approccio più umano e centrato sulla persona. In un mondo in cui la tempestività nella diagnosi è fondamentale, la medicina narrativa si configura come un tassello essenziale per migliorare la qualità della cura e delle vite umane.

L’importanza della fotografia per la riappropriazione del sé nei malati oncologici

Agli incontri parteciperà anche la fotografa di Conchiglia Apa, Nuria Arezzi, continuando uno dei filoni di ricerca approfondito in questi ultimi 10 anni dall’associazione: usare la forma fotografica al fine di donare nuovamente alle persone affette da malattia oncologica una riappropriazione del sé, inteso come identità corporea e psichica. Le fotografie, infatti, nella metodologia “resilienza narrativa” rappresentano, insieme ai racconti, un utile strumento autobiografico che consente un vero e proprio viaggio di accettazione del sé.

Tutte le storie e i racconti fotografici che emergeranno dagli incontri saranno oggetto di una pubblicazione finale.



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