‘Noi convocati e mai ricevuti’, l’Osapp attacca il Sottosegretario Sisto

Ha parole durissime nei confronti dell’onorevole Paolo Sisto il Segretario Regionale dell’Osapp Ruggiero Damato. Salta l’incontro a Bari

“La Polizia Penitenziaria è allo stremo e il sottosegretario alla Giustizia prima promette di incontrarci e poi si sottrae al confronto con il principale sindacato di categoria. Una vergogna”. Ha parole durissime nei confronti dell’onorevole Paolo Sisto il Segretario Regionale dell’Osapp Ruggiero Damato che a Leccenews24.it lascia trasparire più che la rabbia lo scoramento per una situazione che non accenna a migliorare.

“Mancano uomini, mezzi e risorse per mettere in sicurezza strutture, utenti e operatori tutti. – aveva tuonato ieri il sindacalista in un comunicato congiunto con Pasquale Montesano, Segretario Generale Aggiunto dell’Osapp -. Le aggressioni, i ferimenti e gli eventi critici, potrebbero essere conseguenze gravissime delle scelte dei governi precedenti e di quello attuale, ormai non più in grado di sollevare dal baratro il pianeta ‘carcere’ e restituire dignità alla Polizia Penitenziaria in Puglia e non solo”.

Parole durissime a cui oggi si è aggiunto quello che i poliziotti dell’Osapp definiscono un misfatto. Una delegazione sindacale si era recata presso il carcere di Bari convocata dal Sottosegretario Sisto per discutere dello stato dei fatti negli istituti penitenziari pugliesi. Ma dalle 10.30 alle 12.30 non è stato possibile avere alcuna interlocuzione.

“Sisto – afferma Ruggiero Damato – prima si è recato a trovare l’utenza, poi il comandante,poi il direttore e ha messo in coda alla sua agenda il sindacato. Per noi voleva destinare tre, quattro minuti del suo tempo visto che alle 12.30 doveva andare via per precedenti impegni assunti. Al che abbiamo ritenuto di salutare e andare via, non è questo il trattamento che chiediamo e che meritiamo vista l’abnegazione con cui serviamo lo Stato. Un uomo delle istituzioni non ci può riservare questo trattamento. Noi stiamo attraversando uno dei momenti peggiori della storia della polizia penitenziaria. Prendiamo atto che ancue questo governo non ha a cuore il nostro corpo’.



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