Le porte tagliafuoco sono state tolte e il corridoio che unisce i reparti agli ambulatori di Radiologia è rimasto al freddo.
La denuncia di una nostra utente era chiara e piena di rabbia: “chi entra in ospedale per curarsi, rischia di morire per broncopolmonite“. Lo sfogo della donna alla nostra redazione risale al 25 febbraio scorso. A distanza di 10 giorni la situazione non è cambiata e chi si reca in ospedale per un qualsiasi esame diagnostico o chi si trova ricoverato deve fare i conti con il disagio ulteriore. Stessa sorte per il personale medico e paramedico, ovviamente.
Dagli Uffici dell’Azienda sanitaria locale ci spiegano che le porte tagliafuoco sono state divelte per ragioni di sicurezza: dovevano essere sostituite ed erano potenzialmente pericolose. Da qui tutto l’iter burocratico che interessa un Ente pubblico che necessita di opere di manutenzione.
I tempi si sono allungati anche perchè quelle porte sono ben più grandi di una porta tagliafuoco regolare.
“Gli infissi speciali verranno installati il prossimo 15 marzo e, quindi, tutti i disagi collegati verranno meno”.
I pazienti attendono.
