Presentati i nuovi distintivi della Polizia di Stato, il Questore Valentino: “Come l’1 aprile 1981 una giornata storica”

Il numero uno di “Viale Otranto” ha illustrato i nuovi simboli che definiscono le qualifiche, paragonando la giornata di oggi a quella in cui entrò in vigore la riforma della Polizia.

“Oggi è una giornata storica!!! I distintivi di qualifica erano il tassello che mancava e che va a sottolineare il fatto che dal 1981 la Polizia di Stato è una forza civile e mancava la componente per così dire esteriore e quindi i simboli legati al mondo militare sono stati sostituiti dai nuovi distintivi”, con queste parole, Andrea Valentino, Questore di Lecce commenta i nuovi distintivi di qualifica della Polizia di Stato.

Da domani, quindi, parte ufficialmente una nuova era per quel che riguarda i poliziotti che indosseranno sulle divise nuovi simboli che definiranno la qualifica, distintivi disegnati dall’esperto di araldica Michele De Andrea.

“I nuovi simboli sono stati frutto di un’attività molto lunga, molto elaborata e sono stati studiati all’interno di una commissione presieduta da un vicecapo di Polizia – prosegue Valentino – e oltre a funzionari del Corpo hanno anche partecipato esperti della cosiddetta scienza araldica per giungere a un risultato che speriamo sia gradito alla comunità e ai cittadini”.

I nuovi distintivi

Ali spiegate, zampe libere e divaricate, disposte ai lati della coda folta e stilizzata come il piumaggio restante, testa rivolta a sinistra ornata dalla corona murata di cinque torri, scudo sannito con il monogramma RI (“Repubblica Italiana”) in petto. L’aquila continua a esprimere il legame identitario, il coraggio e la dedizione con cui, quotidianamente ciascun agente difende diritti e libertà.

Compaiono, inoltre, per la prima volta a caratterizzare le diverse qualifiche, il plinto araldico; il rombo dorato e la formella.

“Un cambiamento sostanziale c’è stato già nel 1981, con la Legge di riforma nr. 121, poi, ovviamente, le varie normative e i vari riordini posti in essere hanno sempre più evidenziato il nostro essere una forza civile di Polizia, dalla figura del funzionario a quella dell’ispettore. Tutto ciò è fondamentale, ovviamente, nell’ambito di un sistema che prevede altre forze di polizia di cui alcune a carattere militare, rappresentando noi l’autorità provinciale e locale di pubblica sicurezza in cui si va a concretizzare e sostanziare tutto il sistema di sicurezza.

Penso che i cittadini si abitueranno velocemente ai nuovi distintivi. Con la comunità leccese abbiamo un rapporto splendido del quale mi sono accorto in questi primi mesi – conclude il Questore. Vediamo se in questi mesi giungerà qualche commento anche attraverso voi giornalisti, ma sono i comportamenti che hanno i nostri operatori che hanno determinato l’ottimo rapporto e penso sinceramente che poco cambierà”.

Le autorità presenti

Alla presentazione dei nuovi distintivi erano presenti, tra gli altri, il prefetto Maria Teresa Cucinotta; il Comandante Provinciale dell’Arma dei Carabinieri, Giampaolo Zanchi; il Procuratore Generale, Vincenzo Maruccia; il Procuratore Capo, Leonardo Leone de Castris e l’ex Procuratore Capo, Cataldo Motta.