
Conoscere il territorio, svelare angoli nascosti di paesaggi, ripercorrere le orme della storia impresse nella terra. Ma anche ascoltare i luoghi, i silenzi e le assenze per tradurre, con immagini e parole, le tracce e l’essenza di ciò che spazio e tempo possono contemplare.
Chiavi di lettura alternative svelano identità celate
È così che, grazie al bando ospitalità della Regione Puglia, giornalisti, blogger e opinion leader hanno potuto scoprire un borgo dell’entroterra idruntino: Cannole.
“San Martino sulle tracce dei Templari. La Storia abbraccia lo sport accessibile”, questo il titolo del press tour che ha guidato gli esperti in comunicazione oltreché in marketing territoriale e in paesaggistica, attraverso le importanti testimonianze artistiche, architettoniche e naturalistiche di Cannole e del suo territorio.
I giornalisti, arrivati dalla vicina Basilicata, da Milano, Bologna, da Lugano, dalla Grecia e da Innsbruck, in occasione del San Martino, hanno potuto compiere un viaggio emozionale alla scoperta di tradizioni, di cultura, di storia, di natura. Un viaggio fatto fuori dai circuiti classici proposti nei mesi canonici del turismo balneare che ha raccontato soprattutto attraverso i bambini e la natura ciò che di bello offe questo scorcio di Salento che guarda ad Est.
Templari, Torcito, Via Francigena: quanta ricchezza per Cannole, un paesino di circa 1.700 abitanti noto ai più per la “Festa della Municeddha”. Cannole, un borgo diventato destinazione turistica e meta per migliaia di turisti nel corso degli ultimi vent’anni.
E così, il press tour organizzato a Cannole è stata l’occasione di respirare l’aria autunnale del Salento profumata di pini, ulivi e vigneti. E di mare. Quel mare che accarezza il lembo estremo della Puglia e che il Faro di Punta della Palascìa illumina fiero. Profumi di origano, friselle di grano Senatore Cappelli e un’atmosfera incantata è stata l’accoglienza preparata da Apulia Stories sulle terrazze del Faro di Otranto.
Sostenibilità e accessibilità
Sostenibilità e accessibilità sono i pilastri che consentiranno di edificare nuove politiche di crescita e di consolidamento del comparto turistico, per tentare di vincere la sfida di un futuro più che prossimo.
Non è semplice racchiudere in poche righe le esperienze condivise da giornalisti e opinion leader a Cannole. Diversi, infatti, i momenti che hanno fatto non solo “conoscere” ma anche riflettere.
In questo press tour, la bellezza dei luoghi, la bellezza dei bambini, la condivisione e la creatività hanno sottolineato come territorio e comunità locale, interagendo, possono produrre paradigmi imprescindibili su cui costruire una nuova visione di sviluppo territoriale.
I cocktail con le erbe di Torcito
Un percorso che dalla Via Francigena porta dritto alla scoperta di Torcito, il Parco Naturale che, crediamo, abbia il diritto e le potenzialità per diventare l’Hub ideale per un turismo slow.
Un complesso con 2 masserie fortificate, una maestosa torre colombaia, le tombe dei monaci basiliani, il frantoio ipogeo e una neviera.
Sorpresa tra i giornalisti quando, immersa nel verde, è spuntata sul tragitto una postazione attrezzata, gestita dal bartender del “Giardino Sotto il Naso”, Elia.
Elia Calò e Betty Locane, presenti con il “Bar Mita“, una sorta di bar virtuale, su un proprio Canale Youtube, sono gli ideatori del laboratorio “Erbe da bere – cocktail selvatici in posti insoliti“. Elia ha proposto ai giornalisti un viaggio attraverso le piante spontanee e aromatiche di Torcito, facendo degustare distillati, vermouth e amari prodotti con sapienza e creatività.
I bambini ci insegnano
Un altro momento emozionante si è svolto presso la Scuola Primaria di Cannole nel giorno di San Martino.
I ragazzini, guidati da instancabili e bravissime maestre e maestri, hanno atteso festanti l’arrivo degli ospiti del Centro Diurno Nomeni Panta Kalà di Martano che accoglie ragazzi diversamente abili. Insieme hanno dato vita ai “giochi di una volta”, raccontando, attraverso il gioco e l’armonia, un territorio e una comunità che saprà fare dell’accoglienza, dell’accessibilità e della sostenibilità il proprio punto di forza.
Prima dei saluti finali, immancabile è stata la visita al Museo dell’Arte Olearia e della Civiltà Contadina, gestito dalla locale Pro Loco e custode di importanti reperti che testimoniano il passaggio dei Templari sul territorio di Cannole.
Storia, leggende, tradizioni, paesaggi, architetture. E la magia dei bambini che lascia filtrare su questo press tour una luce speciale.
Ci si saluta tutti con un “arrivederci”. Già, perché a queste bellezze non si potrà mai dire addio.