Procura, è De Castris l’erede designato di Cataldo Motta. Si attende solo il via libera dal Plenum

La Quinta Commissione del Csm ha indicato all’unanimità il nome di Leonardo Leone De Castris come possibile successore di Cataldo Motta a capo della Procura e della Dda di Lecce. Si attende ora solo il ‘sì’ definitivo del Plenum che arriverà nelle prossime settimane.

Salvo clamorose sorprese sarà Leonardo Leone De Castris il nuovo Procuratore Capo di Lecce. La Quinta Commissione del Consiglio Superiore della Magistratura ha dato il suo assenso unanime nella giornata di ieri, indicando così il successore di Cataldo Motta.
 
Attualmente Procuratore Capo in quel di Foggia, De Castris quindi tornerà nel capoluogo salentino che lo aveva visto qualche anno fa protagonista nelle vesti di Sostituto. Insieme alla Procura, Leone De Castris dirigerà anche la Direzione Distrettuale Antimafia.
 
La V commissione del CSM, quella competente per gli incarichi direttivi e presieduta da Valerio Fracassi, ha dunque avanzato la sua perentoria proposta. Il nome di Leonardo Leone De Castris nelle prossime settimane sarà sul tavolo del Plenum dello stesso Consiglio Superiore che, a meno di sorprese, dovrebbe dare il via libera definitivo e ufficiale.
 
Quello di De Castris è stato nome che si è subito inserito nella corsa alla successione di Motta, in pensione da dicembre per sopraggiunti limiti di età. Il Procuratore Capo ‘designato’ vanta nel suo curriculum, tra le altre cose, anche il fatto di essere stato il più giovane procuratore capo che sia stato mai nominato in Italia, quando, alcuni anni fa, non ancora 50enne, assunse la guida della Procura di Rossano Calabro.
 
Svariate erano le ipotesi presenti nel ventaglio dei ‘papabili’, ma il nome di Leone De Castris ha preso sempre più quota col passare dei mesi. Insieme al suo identikit c’era anche quello di Antonio De Donno, braccio destro di Cataldo Motta da cinque anni nel coordinamento delle indagini sulla Sacra Corona Unita: una sua scelta avrebbe dato un segnale chiaro di continuità con l’operato di Cataldo Motta.
 
Sfumata l’ipotesi Lecce, però, De Donno potrebbe essere dirottato a Brindisi dove, anche lì, Marco Dinapoli è prossimo al pensionamento. Nelle prossime settimane il quadro delle Procure della Repubblica salentine sarà definito in ogni suo aspetto.