Convivenza tra diverse culture, obiettivo integrazione. Ecco Il progetto “Fatima 2.0”

L’Associazione Nazionale Italia Pakistan, presieduta da Cristian Karim Benvenuto, ha ideato il progetto “Fatima 2.0”. L’obiettivo è raggiungere una reale integrazione della popolazione femminile Asiatico/Africana nel tessuto sociale.

Nasce il progetto Fatima 2.0. Parte dal Salento un piano di intervento da applicare a livello nazionale, con particolare attenzione al Nord Italia. Questa volta si tratta di in intervento in ambito di pedagogia sociale e interculturale, che sembra essere oggi quanto mai urgente per creare una comunità coesa ed inclusiva soprattutto delle donne immigrate e in particolare per le donne del sub continente indiano e africano. Infatti dopo la morte della giovane ragazza Hina Saleem prima, e Sana Cheema succesivamente ha fatto risaltare un contesto in cui è maturato e si pone drammaticamente al centro del dibattito dell’opinione pubblica i problemi della convivenza tra culture molto diverse, le difficoltà di integrazione e il ruolo dell’islam, delle tradizioni ancestrali e della difesa dei diritti umani.

Una reale integrazione

L’Associazione Nazionale Italia Pakistan che si è sempre contraddistinta per il ruolo di ponte tra culture differenti, ha dato una pronta risposta di alto livello a questo fenomeno circoscritto che ormai è diventato nazionale. Rispondendo alla necessità di un percorso interculturale e di un processo di apprendimento comunitario partecipativo per raggiungere una reale integrazione della popolazione femminile Asiatico/Africana nel tessuto sociale. Il progetto verrà realizzato tramite professori e ricercatori salentini che hanno già progetti scintifico/educativo in Asia, affiancati da mediatori e mediatrici culturali di origine straniera, grazie al supporto dell’Associazione stessa e dell’Associazione Provinciale Pakistani Varesini. Visto l’altissima importanza del progetto in ambito interculturale il Consolato Generale del Pakistan ha fornito l’approvazione all’iniziativa.

Intercultura

“Visto il momento storico culturale, il progetto Fatima 2.0 è qualcosa di necessario per contrastare questo fenomeno che purtroppo esiste – rivela Cristian karim Benvenuto, Presidente dell’Associazione Nazionale Italia Pakistan – questo fenomeno sarà contrastato da uno staff di altissimo livello, professori e ricercatori che hanno un’esperienza sul campo direttamente nei paesi di provenienza focalizzata in estremo oriente. L’intercultura è un progetto di apprendimento continuo (lifelong learning) che crea competenze interculturali in una società plurale, apprendere a conoscere l’altro è un processo abilitante e costitutivo di una identità inclusa nel contesto/ambiente in cui si vive”.

Conoscenza della cultura di riferimento e quella accogliente

Elena Nicolai, coordinatrice del progetto: “Come azione di women empowerment e quindi conseguentemente di creazione di una identità anche “femminile” della popolazione straniera in Italia passaggio preliminare è la conoscenza della cultura di riferimento e quella accogliente/ in cui si vive e l’aiuto fattivo in situazioni di adattento oppositivo. La popolazione femminile di origine straniera presenta aspetti peculiari e aspetti divergenti dal contesto italiano tali da meritare e abbisognare di un intervento mirato”.

Pasha Naeem, Presidente Associazione Provinciale Pakistani Varesini conclude: “Siamo sempre attenti alle problematiche di chi lascia il proprio paese per un altro completamente diverso, con questo progetto stiamo a dimostrare che siamo sempre per un’integrazione completa e che sempre pronti a contrastare questi casi che niente hanno a che vedere con la nostra comunità”.



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