Protonterapia, parte dal Salento la nuova battaglia contro i tumori. Le ‘Unioni dei Comuni’ in campo per trovare una soluzione

Ridurre il numero dei viaggi della speranza al nord potendo usufruire di macchinari all’avanguardia per la lotta al cancro: è questo l’obiettivo dell’incontro dei Presidenti delle Unioni dei Comuni della provincia di Lecce. La nuova sfida si chiama Protonterapia

Nel bene e purtroppo anche nel male, i numeri sono inconfutabili e parlano chiaro, chiarissimo: il territorio salentino è costretto a fare i conti con un triste primato: quello della più alta percentuale di tumori che sta colpendo, indiscriminatamente, la popolazione. Non mancano le eccellenze: molti centri di radioterapia, infatti, consigliano ai pazienti di curarsi al polo oncologico di Lecce, dotato di un acceleratore lineare, un potente macchinario che ha consentito al Salento di fare un grosso passo avanti nel trattamento di alcune patologie neoplastiche, anche le più complesse. Se la strada è quella giusta, tanto resta ancora da fare perché l’utilizzo di taluni strumenti non sono affatto sufficienti a soddisfare la tante – forse troppe – richieste di cure.
  
È per questa ragione che cresce il bisogno di dotarsi di una nuova apparecchiatura: la terapia protonica o Protonterapia, un tipo di radioterapia che fa ricorso agli adroni e che utilizza un fascio di protoni per irradiare un tessuto biologico malato. Il vantaggio principale è la capacità di localizzare più precisamente il dosaggio delle radiazioni ionizzanti rispetto ad altri tipi di radioterapia esterna.
   
Una battaglia per i tanti cittadini ‘costretti’ ad estenuanti viaggi della speranza che deve essere in primis intrapresa dalla politica. A tal fine, su iniziativa del consigliere dell’Unione, Giovanni De Luca e su sollecitazione di Massimo Rizzo (cittadino di origini novolesi ma residente a Surbo da tempo e conosciuto per il suo impegnato sul fronte della solidarietà sociale legata ai temi della ricerca per la lotta contro il cancro ed una sanità di eccellenza sul territorio salentino), il sindaco di Campi Salentina, Egidio Zacheo, Presidente di turno dell’Unione dei Comuni del Nord Salento, si è attivato per una mobilitazione “bipartisan” per dotare l’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce di un polo per la terapia protonica.
   
E lo ha fatto convocando tutti i Presidenti delle Unioni dei Comuni della Provincia di Lecce con il solo fine di informare il territorio e sensibilizzare le Istituzione perché si possa presto pervenire ad una soluzione rapida, efficace ed efficiente.
 
L’obiettivo è quello di trovare una soluzione univoca e formulare una istanza alla Regione Puglia ed al Ministro della Sanità affinché ci si attivi in tempi rapidi e si provveda all’acquisto del macchinario che, ad oggi, è presente in sole due strutture ospedaliere in Italia, a Pavia ed a Trento.
  
L’appuntamento da segnare in rosso sul calendario è per venerdì 14 ottobre, dalle ore 17  nell’aula consiliare di Campi Salentina. 



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