Renata Fonte è¨ un simbolo di libertà. Vergognoso non partecipare alla sua commemorazione

Ieri il trentennale dall’omicidio di Renata Fonte. Nella città di Nardè² in pochi erano presenti alla manifestazione per celebrarne la figura.

Scarsa partecipazione alla commemorazione di Renata Fonte a Nardò. Il leader di Libera don Luigi Ciotti sferza la comunità neretina, dicendo che si merita una pedata. Come dargli torto… E’ stata davvero un’occasione persa e una brutta figura per tutti.

Parlare di legalità è una cosa, vivere la legalità è un’altra. Per essere credibili occorre però dare testimonianza e darla in prima persona, specie contro la mafia. E’ un fatto importante.

La scarsa partecipazione alla commemorazione di Renata Fonte a Nardò non è stata un bel vedere, anzi è stata una pessima pubblicità per la città. Sfilarsi o non partecipare non è solo un’occasione mancata ma significa perdere la possibilità di far sentire la propria voce e far capire agli altri da che parte si sta.

Se si organizza una manifestazione per la pace e nessuno vi partecipa ciò non vuol dire per forza di cose che si è a favore della guerra, tuttavia non depone bene e non si fa di sicuro una gran bella figura.
E infatti di brutta figura si è trattato, perché mai come in questo tempo si avverte il dovere civico di rappresentare con forza i valori su cui si fonda una società giusta. Non si può andare in piazza solo per rivendicare lavoro e diritti per sé, è troppo facile, si deve fare altrettanto per difendere principi e valori generali.

Il limite dell’Italia è che non sa più ragionare per sentimenti grandi ma solo per esigenze piccole e si arriva a trascurare un simbolo di libertà altissimo quale è stato l’assessore Renata Fonte, uccisa brutalmente trent’anni fa da chi pensava di farsi beffe dei valori supremi della legalità.

E’ stato dato, insomma una cattivo esempio, un pessimo esempio che getta una luce grigia su una comunità che dovrebbe sentire il dovere morale di lasciare tutto, chiudere casa e bottega,  e correre a rendere omaggio ad una personalità che onora il passato di un territorio che continua, invece, a perdere occasioni.

La pedata di don Ciotti ci sta tutta.