Centinaia di studenti scendono in piazza per manifestare: “Riscatto è ora!”

Centinaia di studenti sono scesi in piazza a Lecce, stamattina, per rivendicare il diritto all’istruzione efficiente e di qualità. Lo slogan della manifestazione: “Riscatto è ora!”.

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Centinaia di studenti sono scesi in piazza a Lecce, stamattina. Una manifestazione, dallo slogan “Riscatto è ora!” che intende “rivendicare un’alternanza gratuita, di qualità, e che garantisca esperienze realmente formative e il diritto ad un sistema d’istruzione efficiente che sappia garantire l’accesso all’Istruzione e qualità formativa“. Questo è quanto dichiara l’Unione degli Studenti Lecce, attraverso un comunicato stampa pervenutoci in redazione.

“Rivendichiamo un Codice Etico in Alternanza”

Non solo. “Sulla scia – proseguono – di quello che è stato il primo grande sciopero dell’alternanza scuola lavoro del 13 ottobre, oggi centinaia di studenti sono scesi in piazza per ribadire la loro contrarietà ad un sistema di alternanza che ad oggi si traduce in manodopera gratuita per aziende e multinazionali e rompere la condizione di sfruttamento che ad oggi si vive nei luoghi della formazione e di produzione,per la quale gli studenti si configurano come l’ultimo anello della catena”.

E’ evidente – si legge nella nota di UdS – come ad oggi la volontà del governo centrale vada in direzione contraria rispetto a quella di tutelare e garantire diritti per studenti e studentesse: nella Legge di Stabilità viene garantito il 100% degli sgravi fiscali per le aziende nelle quali si strutturano i percorsi di alternanza scuola lavoro e non viene prevista aggiunta ai finanziamenti per il diritto allo studio. Rivendichiamo uno Statuto degli studenti in alternanza, un Codice Etico da imporre alle aziende ospitanti che garantisca l’aspetto formativo e finanziamenti alla legge Regionale sul Diritto allo Studio”.

Strutture scolastiche

Nella città di Lecce – continua – e nella provincia sono numerosissime le strutture scolastiche che vertono in preoccupanti condizioni edili, tra soffitti che crollano, infiltrazioni, mancanza di materiali, e troppo spesso anche degli stessi spazi scolastici (palestre, aule inagibili), con ulteriori aggravamenti a seguito dell’interruzione del servizio di riscaldamento“.

Poi, precisano: “Abbiamo lanciato un’inchiesta sull’edilizia scolastica e richiesto un incontro con il Presidente della Provincia – conclude il comunicato – al quale presenteremo la situazione disastrosa: vogliamo vivere in scuole sicure!”.



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