
Dopo i ritardi nella partenza dei voli Ryanair del 21 e 22 Aprile diretti rispettivamente da Brindisi a Milano/Bergamo e Londra Stansed, i quali hanno accumulato rispettivamente quasi 24 ore di ritardo rispetto all’orario preventivato, continuano ad arrivare lamentele da parte di numerosi utenti , disagiati dalla situazione che si è venuta a creare costringendo così gli stessi passeggeri a trascorrere una lunga nottata in aeroporto. Gli stessi denunziano così il loro malcontento chiedendo un rimborso per esser rimasti in attesa della partenza del volo superiore alle tre ore previste dalla legge.
Ebbene, dopo la vicenda che ha destato profondo scalpore, sono arrivate le scuse mediatiche da parte della compagnia di volo irlandese la quale però a detta dei passeggeri avrebbe omesso di riferire ai mezzi di comunicazione di aver inviato contemporaneamente una mail con la quale avrebbe invitato gli stessi a non avanzare pretese di rimborso, imputando l’accaduto a contingenze eccezionali.
L’avvocato Stefano Gallotta, responsabile di Codici Lecce, si esprime affermando che la parte lesa riconosce come dovuta la compensazione pecuniaria di cui al Regolamento CE n. 261/2004 (Euro 250 per i voli nazionali, Euro 400 per il Brindisi Londra Stansted) denunciando la causa dei ritardi a guasti tecnici, ma – come sottolinea il legale di Codici Lecce- nelle comunicazioni Ryanair invita i propri clienti a desistere da ogni forma di richiesta di rimborso in ragione di cause eccezionali invero insussistenti per sua stessa pubblica ammissione.
In conclusione, l’associazione di consumatori ritiene che questa “prassi” delle email c.d. “deterrenti” debba essere oggetto di appositi interventi sanzionatori da parte degli organi preposti.