
L'ultima assemblea dei sindaci è andata deserta nonostante l'importanza delle tematiche su cui discutere. Seduta riconvocata.
Una situazione critica che da palazzo dei Celestini è stata messa in evidenza, con un duro attacco alla Regione “assente” e agli amministratori comunali salentini, presenti in pochi all’ ultima Assemblea dei Sindaci.
La Provincia di Lecce ha cercato di sollecitare e mobilitare in maniera compatta i primi cittadini del Salento sui temi del riutilizzo dei materiali inerti nei lavori pubblici e soprattutto sul delicato tema della morosità di sempre più famiglie destinatarie di alloggi di edilizia popolare nei confronti di Acquedotto Pugliese.
“Una problematica che sta generando un vero e proprio allarme sociale”, ha fatto notare il Presidente della Provincia Antonio Gabellone, che ha aperto i lavori coordinati dal Presidente dell’Assemblea dei Sindaci il Sindaco di Bagnolo del Salento Sonia Mariano.
Il Presidente della Provincia ha espresso il suo rammarico per l’assenza della Regione e di ogni suo possibile rappresentante ad una riunione con all’ordine del giorno un tema così caldo.
Presente la Coordinatrice di IACP Zappatore, numerose sigle sindacali e di difesa del consumatore e gli assessori del Comune di Lecce Messuti e Monosi. Pochi, i delegati dei comuni che non hanno inteso raccogliere questo importante opportunità per levare la loro voce a difesa dei rispettivi cittadini, che rischiano giornalmente di restare senz’acqua e di vedersi sospeso il servizio per le morosità che la crisi economica e l’attuale momento storico stanno facendo aumentare giorno dopo giorno.
L’Assemblea dei Sindaci si è comunque espressa a difesa “del diritto inalienabile all’acqua pubblica” – ha sottolineato fortemente Gabellone – e “per la tutela dei servizi essenziali dei cittadini”.
La convocazione sarà nuovamente aggiornata nel breve periodo per prendere una posizione forte e numericamente partecipata in questa direzione.