Oggi ricorre la Festa del Sacrificio o anche chiamata il “Natale” dei Musulmani. In questo giorno vi è l’usanza di sacrificare un animale che va macellato mediante sgozzamento e deve essere preferibilmente fisicamente integro e adulto, può essere un ovino, un caprino, un bovino o un camelide, a seconda della latitudine e delle possibilità economiche.
Questa festa è la più importante ricorrenza dell'Islam che unisce i musulmani di tutto il mondo e nei paesi a maggioranza islamica si respira un'atmosfera simile a quella che in Italia conosciamo a Natale.
Come ogni cosa c’è chi non è d’accordo con questa usanza e soprattutto sul fatto che venga eseguita nel nostro Paese, infatti, sono molte le proteste e le iniziative messe in atto per impedire che ciò avvenga. “È difficile poter accettare una cosa del genere, ma è altrettanto difficile opporsi – afferma l’Avv. Floriana Catanzaro, dell’associazione Nuova Lara di Lecce – non c’è soluzione per mettere fine a questo ‘macello’, non si può far altro che protestare, ma sappiamo già che non servirà a molto, poiché i cambiamenti avverranno solo nel momento in cui ci decideremo a organizzare qualcosa a livello nazionale”. L’organizzazione di una manifestazione in tutta Italia, però, almeno per il momento, non è stata possibile perché con le gravi calamità che hanno colpito l’Italia in quest’ultimo periodo, non si è potuta dare la giusta attenzione a questa giornata che ha spiazzato un po’ tutti.
Si tratta di una macellazione barbara, pratica crudele che viene comunque autorizzata dallo Stato italiano, per questo motivo le piccole associazioni contrarie a tutto ciò non hanno voce in capitolo finché tutto ciò sarà permesso.
“Ci consideriamo uno Stato democratico, ma lo siamo fin troppo, perché arriveremo al punto in cui ci spazzeremo via da soli, permettendo pratiche di questo genere – continua l’Avv. Catanzaro – comunque non è in corso alcuna iniziativa poiché per questa giornata non verrà compiuto alcun tipo di macellazione, ma sarà permessa una riunione per pregare, tranne per quel che riguarda i luoghi autorizzati che continueranno con la macellazione islamica”.
La domanda è una sola, va bene accettare la cultura degli altri popoli ed essere un Paese aperto, ma perché permettere una crudeltà del genere in una nazione che ha un’etica e a cui non piace tutto questo?
Eleonora Romano
