Benzinai sul piede di guerra: da ieri mattina è partito in tutta Italia il grande sciopero che metterà in ginocchio gli automobilisti che viaggeranno su strade e autostrade.
Dal 14 al 17, niente "fai da te" e pagamenti sono in contanti. L'astensione, culminerà mercoledì con la totale chiusura delle stazioni di rifornimento.
Le tre sigle – Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc/Anisa Confcommercio – hanno annunciato che dalla mezzanotte del 21 giugno, alla stessa ora del 28, non sarà accettato alcun mezzo di pagamento elettronico e saranno sospese tutte le campagne promozionali di marchio su tutta la rete ordinaria.
Per Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti" questa è "una vera e propria dichiarazione di guerra che i gestori intendono recapitare in primo luogo alle compagnie che, "forti del vincolo di fornitura in esclusiva, continuano ad imporre unilateralmente ed arbitrariamente prezzi con tutta evidenza fuori mercato e comunque molto più alti" di quelli delle no-logo o di quelli vicini ai supermercati, "che pure vengono riforniti dalle medesime compagnie petrolifere".
