Sciopero nazionale degli avvocati penalisti. Anche a Lecce tre giorni di astensione dalle udienze

La Giunta della Camera penale “Francesco Salvi” ha aderito alle motivazioni contenute nella delibera nazionale

Gli avvocati penalisti di Lecce aderiscono allo sciopero nazionale ed incrociano le braccia per tre giorni, a partire da domani e fino al 9 febbraio. La decisione è stata deliberata il 25 gennaio scorso dalla Giunta dell’Unione Camere Penali Italiane. Dunque anche nel tribunale penale di viale de Pietro gli avvocati si uniscono all’astensione collettiva dall’attività giudiziaria.

La Giunta della Camera penale di Lecce “Francesco Salvi” (presidente Giancarlo Dei Lazzaretti) ha aderito alle motivazioni contenute nella delibera nazionale, con cui venivano denunciate le determinazioni assunte dal Governo con l’emanazione del pacchetto sicurezza. In particolare, come sostengono i penalisti italiani: «La perdurante pretesa di affidare al sistema penale e alla carcerazione la soluzione di ogni situazione di conflitto sociale ha come conseguenza quella di avere il carcere come unico destino dell’intero sistema penale, nonostante il drammatico fenomeno dei suicidi in carcere, nella totale assenza, da parte del Governo, di iniziative volte alla decompressione ed alla salvaguardia della dignità dei detenuti». Inoltre, sostengono gli avvocati: la mancata soppressione dei limiti interposti all’appello dei difensori, oggetto di una reiterata richiesta di intervento al Ministro della Giustizia Carlo Nordio, è rimasta lettera morta».

Non solo, poiché «Pur prendendo atto di importanti segnali di attenzione del Governo verso alcuni di quelli che sono da sempre gli obiettivi propugnati dall’Unione delle Camere Penali… i penalisti italiani devono porre in essere ogni iniziativa politica a presidio dei principi costituzionali e convenzionali per ristabilire la centralità del diritto di difesa, che si articola anche e soprattutto nel potere di impugnare, e della finalità rieducativa delle pene che escluda il carcere quale luogo di esercizio di tale finalità».

Lo sciopero, come detto, terminerà il 9 febbraio.