Se c’è¨ crisi, c’è¨ crisi per tutto.! Anche il gioco online mostra i primi segnali di «sofferenza»

In un contesto di crisi dei consumi, anche la spesa per il gioco online rallenta e nel 2013 registra una riduzione del 3%. Tuttavia, dal canale mobile emergono dati positivi, con una spesa che è¨ quasi raddoppiata, grazie soprattutto alle scommesse sportive

La crisi economica non risparmia il settore dei giochi. Lo scorso anno, dopo sette anni di crescita ininterrotta per la prima volta la spesa dei giocatori online italiani è calata: una flessione lieve, del 3%, ma che rappresenta comunque un dato significativo considerando che dal 2012 al 2013 si è passati da 745 a 725 milioni di euro con gli introiti nelle casse dello Stato scesi da 182 a 165 milioni (-9%). È questa la fotografia scattata dall’Osservatorio Gioco Online del Politecnico di Milano, promosso con l’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato e Sogei e presentata a Milano nel corso del convegno «Il Gioco Online in Italia: tra maturità e innovazione». Secondo la ricerca, a chiudere il cerchio di un mercato in evidente contrazione è  anche il calo dei giocatori: gli utenti attivi ogni mese sono diminuiti del 9% passando da 734 mila nel 2012 a 670 mila nel 2013. Insomma, giocano meno persone e, come riferisce l’agenzia specializzata Agipronews, lo fanno senza esagerare: le puntate medie mensili sono inferiori ai 50 euro per due giocatori su tre, mentre quattro su dieci spendono meno di 25 euro a testa.

Resta, però, invariato l’identikit del giocatore online: maschio, residente al Centro-Sud e con un’età compresa tra i 25 e i 44 anni.  Come quel marchio che per un’estate è stato il lasciapassare obbligatorio per i club più esclusivi o il tormentone musicale poi abbandonato tra le vecchie musicassette, anche il gioco online ha avuto la sua moda esplosa e poi abbandonata: quella del poker,  simbolo di un mercato in crisi.  Tra modalità a torneo e quella “cash” la spesa nel 2013 è diminuita del 36%, fermandosi a 222 milioni di euro. Un dato che, tradotto in numero di giocatori, equivale a un utente su tre e tocca valori minimi dal 2009, quando ancora era presente il solo poker a torneo. Sembra esaurita, insomma, la moda dell’hold’em, specificano dall’Osservatorio, nonostante il boom di forum, canali tv e anche reality dedicati. Le dinamiche sono simili sia per la modalità “a torneo” che nel 2013 subisce un calo del 39%, assestandosi intorno agli 85 milioni, sia per la modalità “cash” che diminuisce del 35%, raggiungendo una spesa di 136 milioni di euro. E l’attenzione si sposta sui casinò games cresciuti di oltre il 60% nel 2013 con 240 milioni di euro grazie all’introduzione delle slot online (dicembre 2012) che, da sole, valgono circa 120 milioni di euro. Meglio il rumore della roulette che la scala reale, insomma, e una slot “stile Las Vegas” batte alla fine la doppia coppia: troppo rapida l’ascesa del poker online, altrettanto grande la bolla già esplosa.

Una partita online o una serata al cinema? Meglio scommettere online sulla propria squadra del cuore o seguirla allo stadio tutte le domeniche? Gli italiani nel gioco online – come negli altri "piaceri" e svaghi che si concedono – non hanno le mani bucate, anzi. I due terzi dei giocatori online attivi spendono meno di 50 euro mediamente in un mese e oltre la metà gioca saltuariamente. Una cifra che corrisponde alla spesa mensile per trascorrere il sabato sera con cinema e pizza e a quella per il concerto del cantante preferito. L’analisi della spesa evidenzia nel 2013 dei dati allineati a quelli registrati nel 2012: buona parte dei giocatori online spende una cifra contenuta. Oltre la metà dei giocatori che aprono un conto gioca saltuariamente (al massimo durante tre mesi nel corso dell’anno), mentre solo il 15% dei giocatori online attivi gioca con costanza durante il corso dell’anno (almeno 9 mesi).

Le scommesse sportive rimangono il gioco preferito e coinvolgono il maggior numero di giocatori, seguite nell’ordine dagli skill games a torneo, dal poker cash e dai casinò games. Il calo complessivo di giocatori attivi mensili nel 2013 trova riscontro nelle principali categorie di gioco, ad eccezione dei Casinò Games, che, grazie all’introduzione delle Slot online a dicembre 2012, hanno registrato un aumento di circa il 60% degli utenti.  

Dal calcio al teatro, passando per il cinema, il gioco online per gli italiani è entertainment, e come i suoi parenti più prossimi risente della crisi.  Scommesse live e casual games – i giochi con cui “ammazzare il tempo” alla fermata del bus o in coda alla cassa del supermercato – sono le “killer application” del gioco online su tablet e smartphone cellulari. Come spiega Agipronews la spesa complessiva su cellulari e “tavolette” è più che raddoppiata nel 2013 e ha raggiunto il 7% del totale, con i telefonini in vantaggio per spesa effettuata. Le scommesse rappresentano il gioco più praticato e in alcuni casi mostrano tassi di penetrazione superiori al 10%.

Con oltre 37 milioni di smartphone utilizzati in Italia, e con una previsione di 45 milioni di dispositivi nel 2014, le aziende puntano in maniera sempre più decisa a un’offerta dinamica e dedicata, con la creazione di “app” dedicate: rispetto a marzo 2013 sono aumentati del 60% gli operatori che hanno deciso di puntare sulle “app” per cellulari, mentre è raddoppiato il numero delle applicazioni totali, raggiungendo le 130 a febbraio del 2014. Più della metà degli operatori dispone sia di applicazioni che di siti dedicati alla navigazione su cellulare. I tablet – 7,5 milioni acquistati dagli italiani – prosegue Agipronews, sono i dispositivi con il maggior tasso di penetrazione, grazie a schermi più grandi e con definizione maggiore: sugli “store” sono disponibili 48 applicazioni per le “tavolette” create da 21 aziende, ma il loro numero è destinato ad aumentare nel tempo, con i casinò che in questa particolare offerta superano scommesse e poker. Tutto da scoprire il potenziale della Connected Tv, la televisione con una connessione a internet: in Italia sono 4 milioni, ma potrebbero aumentare del 40% entro fine anno. La televisione interattiva resta però un mercato allo stadio embrionale: alle iniziative lanciate da Intralot, Lottomatica e iZiplay nel 2013 – tutte basate sulle scommesse sportive – non se ne sono aggiunte altre.