Securpol, domani l’incontro con il Prefetto sul destino di 34 lavoratori. Sarà la parola fine della vicenda?

Si attende la parola fine sulla vertenza Securpol. GGS di Veglie ha fatto sapere di voler assumere solo i 31 lavoratori nominati dalla vecchia impresa che curava la vigilanza nei locali Asl. I sindacati però battono il pungo: ‘i posti sono 34’.

È in programma domani mattina in Prefettura l’atteso incontro che, con ogni probabilità, metterà la parola fine sulla vertenza Securpol Security. L’istituto che fino a poco tempo fa ha curato i servizi di guardiania nei presidi ospedalieri di Lecce e provincia, si è visto scalzare dalla GGS Società Cooperativa di Veglie che, nel mese di novembre 2016 si è aggiudicata adesso il servizio di vigilanza per la Asl di Lecce.
 
Tanti sono stati i tavoli di concertazione che nelle ultime settimane si sono svolti presso l’Ispettorato del Lavoro del capoluogo salentino e che hanno visto come partecipanti le principali sigle sindacali, la Securpol, GGS e naturalmente la stessa Azienda Sanitaria Locale. Il tutto per adempiere alla procedura di passaggio dei lavoratori aventi diritto da una ditta all’altra che però, si sono tutti conclusi con un ‘nulla di fatto’.
 
“Securpol – denuncia l’Unione Sindacale di Base – non adempiendo alle procedure previste dal CCNL in tema di cambio di appalto, ha comunicato 31 nomi alla GGS subentrante. Peccato però che alla Asl di lavoratori ne servano 34. La nuova impresa aggiudicataria – spiega ancora una nota di USB – ha fatto sapere di voler assumere solo i trentuno lavoratori nominati. Noi a questo punto ci chiediamo: che criteri ha usato Securpol per stilare la lista dei 31 lavoratori? La legge prevede in queste fasi la massima trasparenza, ma di fatto un nostro afferente, licenziato da Securpol, ma reintegrato dalla sentenza di un giudice, è rimasto fuori dalla rosa”. Lo stesso sembrerebbe essere accaduto per altri due vigilantes che hanno ancora una causa in pendenza.
 
La richiesta del sindacato quindi è chiara: far assumere alla GGS di Veglie tutti e 34 i lavoratori richiesti dalla Asl. “Chiediamo al Prefetto Palomba – conclude la nota – di farsi garante del corretto svolgimento delle procedure perché non si pregiudichino i diritti dei lavoratori. Noi non smetteremo di lottare soprattutto per coloro che in questo momento si trovano in una situazione di particolare debolezza, confidando come sempre nell’operato delle istituzioni”.



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