Metapulia, il Tar boccia Provincia e Comune di Lecce. “Palazzo dei Celestini” dovrà riesaminare il progetto

“Via Umberto I” aveva negato l’autorizzazione alla costruzione dell’impianto in base ai pareri negati dell’Amministrazione del capoluogo. Accolte le tesi degli avvocati Pietro e Luigi Quinto.

Con un’ordinanza depositata nella giornata di ieri la Seconda Sezione del Tar di Lecce (Pres. Eleonora Di Santo, est. Andrea Vitucci) ha accolto il ricorso cautelare proposto dalla società romana Metapulia, difesa dagli avvocati Luigi e Pietro Quinto, nei confronti del provvedimento della Provincia di Lecce che, sulla base del parere negativo espresso dai Comuni di Lecce e Surbo, aveva negato alla società l’autorizzazione alla realizzazione di un impianto di compostaggio nella zona industriale.

Le motivazioni di “Palazzo dei Celestini”

La Provincia aveva motivato il diniego sostenendo che Arpa Puglia non si sarebbe espressa, in seno alla conferenza dei servizi, in ordine all’assentibilità dell’impianto in deroga al limite delle distanze dal centro abitato; deroga necessaria poiché l’installazione è prevista a una distanza di 1.300 metri rispetto ai 2 km previsti dal Piano Regionale dei Rifiuti.

Anche il Comune di Lecce si era opposto alla realizzazione dell’impianto sostenendo che non fosse funzionale alle esigenze del territorio perché nella medesima area era già prevista la realizzazione di analogo impianto pubblico.

La decisione del Tar

I Giudici amministrativi sono stati di diverso avviso. Accogliendo integralmente le tesi dei legali leccesi hanno evidenziato come il parere reso da Arpa nell’ambito del procedimento sia in realtà un parere favorevole con prescrizioni e che la circostanza che in sede di programmazione regionale sia stata prevista la realizzazione di un impianto pubblico non preclude la realizzazione dell’impianto privato Metapulia. Ciò in considerazione del fatto che la frazione organica dei rifiuti non è soggetta ad alcuna privativa pubblica e che la realizzazione della struttura ipotizzato dalla Regione si trova in una fase embrionale, non essendo stato presentato alcun progetto e neppure indicata la localizzazione.

Il Tribunale Amministrativo regionale ha quindi ordinato alla Provincia il riesame del progetto Metapulia alla luce dei puntuali rilievi contenuti nell’ordinanza cautelare, fissando l’udienza del 28 ottobre per la decisione di merito.