Smaltimento oli esausti a Lecce, Adoc:’Bisogna informare i cittadini’

Attraverso una nota stampa, Adoc ci segnala – mediante apposita foto – lo stato dell’arte degli oli domestici esausti nella nostra città:’La gente non informata continua a depositare spazzatura davanti al cancello, serve più comunicazione’.

Su segnalazione di un cittadino, Adoc ha approfondito e verificato direttamente lo stato dell'arte della raccolta degli olî esausti domestici nella nostra città. Si tratta di liquidi piuttosto particolari. Versato in uno specchio d’acqua, infatti, un solo litro di olio vegetale può  formare una pellicola inquinante grande quanto un campo da calcio, rendendo non potabile un milione di litri d’acqua (pari a circa la quantità consumata da un individuo in 14 anni). Mai, mai e poi mai – dunque – bisogna versarlo negli scarichi idrici.

Ad oggi risultano due le alternative: o l'eco-centro di via San Nicola, o il gabbiotto di via Corvaglia. Ora, con il cambio di gestione del servizio di raccolta dei rifiuti, il primo appare sbarrato senza che sia stato nemmeno affisso un cartello informativo (e la situazione è quella descritta nella foto in coda all’articolo). “La gente non informata – scrive Adoc in una nota stampa pervenutaci in redazione – continua a depositare spazzatura addossandola al cancello, pensando ad una chiusura temporanea”. Il secondo, invece, sembra sia stato completamente rimosso. “Anche qui nessuna informazione al cittadino”.

L’associazione leccese per i diritti del cittadino descrive poi il suo “viaggio” passo dopo passo:“Andiamo sul sito della Monteco. Vengono indicati ben tre eco-centri di conferimento. La nostra operatrice va alla ricerca di questi eco-centri: tutti chiusi. Allora chiamiamo il Front Office Ambiente del Comune, qualcosa ci sapranno dire. Al Front Office si limitano a darci il numero verde della nuova ditta. Dopo un'ora di squilli a vuoto, qualcuno risponde, ma conferma che il servizio di conferimento non è attivo in quanto gli eco-centri sono stati realizzati, ma non attivati per ritardi nelle autorizzazioni da parte, pare, del Comune di Lecce”.

Quindi, la storia come finisce? Semplice, viene conservato l'olio per conferirlo quando il servizio sarà riattivato. “Ma cosa ne sarà dell'olio raccolto in queste settimane dai cittadini che non avranno voglia di perdere una giornata tra musichette d'attesa, ecocentri sbarrati ed ecocentri fantasma? All'Assessore all'Ambiente l'ardua rispostaconclude Adocche speriamo che arrivi prima che quell'olio, 'quatto quatto, finisca' nei lavandini della nostra città”.

Giusto per rimanere in tema rifiuti (sebbene la tipologia fosse molto diversa), qualche mese addietro Leccenews24.it denunciò una situazione più o meno simile nei pressi delle Cave di Marco Vito, nella periferia di Lecce. E, occorre sottolinearlo, l'amministrazione comunale intervenne prontamente al fine eliminare buona parte ci ciò che – nella realtà dei fatti – consisteva in una vera e propria discarica all'aperto. 



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