
La paventata possibilità che il governo ponga in essere la riforma giudiziaria per la riduzione delle Corti d’Appello presenti sul territorio nazionale, sta prendendo sempre più forma in questi ultimi tempi.
Attualmente le Assise di secondo grado in Italia sono 26 (più 2 sezioni distaccate), distribuite in maniera articolata ed omogenea sull’intero territorio nazionale. La loro attuale composizione si è sviluppata nel corso del tempo, anche sulla base della reale necessità che la popolazione richiedeva per la salvaguardia dei propri diritti.
Se è vero che tale riforma si rende necessaria, soprattutto in questo momento storico, per contenere la spesa pubblica, è altrettanto vero che i diritti fondamentali previsti dal nostro ordinamento, come quello della giustizia al pari di quello dell’istruzione e della sanità, non dovrebbero essere pregiudicati. Per questa ragione il Codacons di Lecce fa sentire la sua voce e ribadisce con forza la contrarietà all’ipotesi di soppressione della Corte d’Appello del capoluogo e della sede distaccata di Taranto.
«È evidente che tale decisione– dichiara il coordinatore provinciale, Antonio Carpentieri – è del tutto sbagliata per tutta una serie di ragionamenti: in primo luogo abbiamo forti dubbi che questo taglio possa portare un concreto risparmio pubblico, anche in considerazione degli inevitabili allungamenti dei processi. Inoltre,la relazione del governo non tiene conto del carico di lavoro, ovvero delle cause, che attualmente sono registrate presso i due distretti, tra i più affollati del sud Italia. Infine, i costi per i cittadini salentini per poter accedere al giudice di seconda cura diverrebbero esorbitanti, senza considerare l’attuale aumento del 100% del Contributo Unificato, tanto da rendere di fatto la giustizia un privilegio per ricchi.Pertanto, auspichiamo che il governo voglia rivedere questi tagli considerando anche e soprattutto l’interesse della cittadinanza ad avere una giustizia efficiente e rapida».
Il Codacons di Lecce invita, altresì, tutti i cittadini a partecipare alla manifestazione organizzata per giovedì 7 aprile dinanzi ai cancelli della Corte d’Appello di Lecce per raccogliere firme contro la chiusura, sperando che tutte le autorità, le associazioni ed i semplici cittadini si attivino per scongiurare tale ipotesi.