Sovraindebitamento: PIN, informazione alle imprese. Un aiuto dalla Legge n.3/2012

Il comitato scientifico di PIN supporta le Partite Iva: in questo momento difficile, la legge n.3/2012 per il sovraindebbitamento può essere un aiuto importante alle imprese in crisi

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E’ ripartita l’iniziativa “UNA MANO ALLE IMPRESE, FASE 2 ” grazie agli esponenti di Partite Iva Nazionali (PIN), all’impegno del suo Presidente ad interim Antonio Sorrento e di tutti i professionisti membri del comitato scientifico, tra i quali gli avvocati Matteo Sances e Sergio Patrone, specializzati rispettivamente in diritto tributario e bancario, pronti a dare il loro supporto con le giuste informazioni alle Partite Iva in merito ai loro diritti verso Fisco e banche.

‘UNA MANO ALLE IMPRESE’

Oltre agli avvocati Sances e Patrone, nel comitato scientifico di PIN, anche Alessandro Mele, dottore commercialista, esperto in gestione delle crisi, referente per Lecce dell’OCC (Organismo di Composizione della Crisi) “Rialziamoci Italia”, specializzato nella Legge n.3 /2012 sul sovraindebitamento, meglio conosciuta come legge “anti suicidio”.

PIN e Alessandro Mele spiegano, in un comunicato, la Legge n.3/2012 e il perché questa legge sia utile in un momento così difficile per i lavoratori e le imprese.

“La legge 3/2012 è stata fino ad ora poco applicata, ma potrebbe rilevarsi molto utile in situazioni di crisi di liquidità come questa – esordisce il dottore Mele – nello specifico, si tratta di una procedura di ristrutturazione del debito per tutti i soggetti non fallibili, rivolta pertanto alle piccole imprese, liberi professionisti, imprenditori agricoli, soggetti privati ed in generale a tutti coloro che non sono assoggettabili alle procedure fallimentari.  È una legge rivoluzionaria perché di fatto ribalta il concetto di diritto all’obbligazione “pacta sunt servanda”. Infatti, il debitore nel diritto delle obbligazioni non può mai sottrarsi alla propria obbligazione. Inoltre l’obbligazione pecuniaria è indistruttibile, cioè fino a quando il debitore non paga non può mai sottrarsi alla scure della responsabilità perpetua dell’obbligazione, neanche post mortem, perché di fatto il debito viene trasferito agli eredi, salvo accettazione con beneficio di inventario e successiva ed eventuale rinuncia all’eredità. La legge 3/2012 permette L’ESDEBITAZIONE: tecnicamente viene chiesto, con opportune procedure, al giudice di stralciare il debito originale in tutto o in parte al fine di liberare definitivamente il debitore dalle proprie obbligazioni e di riabilitare lo stesso all’accesso al credito.”

I requisiti essenziali per accedere alla Legge 3/2012

Due i requisiti per accedere, di fatto, alla normativa da sovraindebitamento:

  • la non fallibilità del soggetto proponente, cioè è rivolta a tutti coloro che non possono avere accesso alle procedure concorsuali, secondo la legge fallimentare;
  • l’essere in stato di sovraindebitamento, ossia essere nella difficoltà di onorare i propri debiti a causa di una situazione di squilibrio tra le obbligazioni assunte (prestiti, finanziamenti, cessioni) ed il patrimonio prontamente liquidabile.

La legge 3/2012 prevede, di conseguenza, tre distinte procedure:

  1. Piano del consumatorerivolto ai soli privati, non imprenditori, ma consumatori, la cui situazione di sovraindebitamento deriva dall’aver contratto obbligazioni esclusivamente per scopi estranei all’attività imprenditoriale o professionale eventualmente svolta;
  2. L’accordo con i creditoria cui possono ricorrere piccoli imprenditori non fallibili, professionisti, imprenditori agricoli, fideiussori e garanti di imprese.
  3. La liquidazione del patrimonioprocedura accessibile da tutti i soggetti non fallibili che rivestano o meno la qualifica di consumatori.

Una volta intrapreso l’iter procedurale previsto dalle normative in base ad una delle tre tipologie di procedura da sovraindebitamento intrapresa dal debitore, il giudice potrà omologare il piano o accordo oppure dichiarare aperta la procedura di liquidazione.

Con il suddetto provvedimento viene disposta la sospensione delle procedure esecutive cautelari e di cessione del quinto in essere e viene impedito ai creditori di poter iniziare nuove procedure a carico del debitore che ha ottenuto l’accesso alla procedura.

Ulteriore beneficio previsto dalla normativa che disciplina il sovraindebitamento è la possibilità per il debitore di ottenere la cosiddetta esdebitazione in forza della quale i debiti rimasti insoddisfatti per incapienza del patrimonio sovraindebitato a chiusura della procedura di composizione della crisi, non saranno più dovuti e verranno stralciati con liberazione del soggetto debitore.

Grazie alla rete ‘UNA MANO ALLE IMPRESE’ si punta ora a far conoscere a tutte le partite iva questa legge.

Ancora una volta risulta fondamentale l’attività dell’Associazione PIN che continua a rendersi protagonista di importanti iniziative a tutela delle Partite Iva.



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