Merine, rifiuti non raccolti ai Giardini di Atena. Il gestore: ‘come si può fare turismo così?’

Marianna Pettograsso lancia un grido di allarme. Da quando la strada dove si trova la struttura alberghiera è stata aperta al pubblico, i turisti sono costretti a convivere con il degrado.

Cumuli di spazzatura, davanti ai vacanzieri, davanti ai bambini del campo scuola e, peggio, sotto al sole di un’estate tutt’altro che fresca. “Come si può fare turismo?”, si chiede Marianna Pettograsso, il gestore de I Giardini diAtena che ogni giorno deve fare i conti con una situazione difficile, che sfida i sacrifici dell’imprenditoria locale e l’igiene pubblica.

È già passato un anno da quando il Comune di Lizzanello aveva riaperto la strada, via Simone Renda, dove si trova la nota struttura alberghiera di Merine. La chiusura di quel tratto d’arteria pubblica consentiva la necessaria riservatezza per gli ospiti e permetteva un controllo adeguato al conferimento dei rifuti in loco. Di continuare a tener chiusa la strada al transito veicolare, come chiedevano dal polo turistico, non se ne potè parlare; la scelta amministrativa era chiara. Ma oggi la situazione sembra essere fuori controllo: basta guardare i rifiuti non raccolti tra gli esterrefatti turisti che si recano da lì alle bellissime spiagge del litorale adriatico e tra gli sguardi increduli di bambini ed educatori che stanno realizzando un progetto ricreativo estivo nella bellissima piscina de I Giardini d’Atena.

Eppure non sono tempi facili quelli che le strutture alberghiere stanno passando, messe in ginocchio dalle forti limitazioni imposte nei mesi scorsi per far fronte all’emergenza sanitaria causata dal Covid-19.

Quello di Marianna Pettograsso, gestore dei Giardini, sembra essere un grido di dolore misto a rabbia. I rifiuti non raccolti provocano non pochi disagi ma sono soprattutto il simbolo del degrado; l’esatto contrario dell’immagine che la struttura vuole dare dell’accoglienza turistica nel Salento.

“I Giardini di Atena sono stati e vogliono continuare ad essere un fiore all’occhiello del turismo salentino”, ha sottolineato Marianna Pettograsso che ha segnalato l’annosa situazione alle autorità competenti senza ricevere alcuna risposta da parte dell’Amministrazione Comunale di Lizzanello. La struttura alberghiera, fa notare, oltre ad essere frequentata da turisti, è anche sede delle attività di alcune associazioni che ospitano bambini e loro genitori, che sono costretti a fare i conti con gli odori emanati dalla spazzatura lasciata in strada, con rischi anche per la salute.

“È uno sfregio all’attività imprenditoriale che con grande fatica viene portata avanti, alle porte di Lecce”, ha continuato il gestore della struttura. “È necessaria una collaborazione tra il pubblico ed il privato per la buona riuscita della attività turistiche”.



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