Strisce blu. Se il grattino è scaduto, il ritardo si paga!

Il comune di Lecce non ci sta e cerca di fare chiarezza una volta per tutte sulle contravvenzioni da grattino scaduto. I ritardatari saranno multati. Fatta chiarezza sulla direttiva del Ministero dei trasporti allegata a fine articolo.

Le temperature in questi giorni di fine giugno sono state sicuramente ‘gradevoli’, ma a surriscaldare il clima in città, a renderlo quasi rovente, è stato un tema tanto caldo quanto delicato che ogni giorno si arricchisce di una puntata nuova e sempre diversa che rende la ‘telenovela’ quasi infinita: le fatidiche strisce blu, vero e proprio grattacapo per gli automobilisti e non solo.
 
La domanda che ha fatto tanto discutere nelle ultime ore è semplice: le multe agli automobilisti ‘distratti’ che lasciano la macchina oltre il tempo indicato sul grattino sono legittime o no? In altre parole, è giusto ‘punire’ chi sfora o si dovrebbe chiudere un occhio?
 
Tanto è stato scritto a riguardo, fiumi e fiumi di parole che mai – ad onor del vero – hanno fatto chiarezza. La nuova direttiva del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (nella nota 53284/2015) sembrava finalmente aver messo un punto dichiarando in parole povere che la sosta sulle strisce blu è «regolamentata» quando il pagamento è previsto solo in determinate fasce orarie, per alcuni giorni della settimana (per esempio quelli feriali) o per determinate categorie di veicoli. Quando ci sono questi parametri, scritti appunto in un regolamento comunale, si può affibbiare la multa da 25 euro agli automobilisti che lasciano la macchina più tempo del previsto. In tutti gli altri casi la multa è nulla, come nella sosta a pagamento a tempo indeterminato, tipica di quelle aree dove è possibile parcheggiare, previo pagamento di un corrispettivo indistinto, a prescindere dai giorni e dagli orari, (così come accade nei parcheggi pubblici di molte città e di aree particolari come porti e aeroporti). «In questo caso – si legge nella nota di Palazzo Carafa- il protrarsi della sosta oltre l’importo pagato è configurabile come inadempienza contrattuale ed è pertanto oggetto di sanzione a titolo di penale».
 
Ed invece… si è creata ancor più confusione. L’intoppo è nato intorno ad un altro quesito, altrettanto fondamentale: quando la sosta è «regolamentata»? Ed è per questo che il Comune di Lecce è tornato alla carica riuscendo ad ottenere la nuova nota ministeriale che delinea il concetto e la conseguente applicazione della multa da 25 euro (per chi parcheggia senza pagare nulla la sanzione parte invece da 41 euro, come prevede l'articolo 157, comma 8).
 
Insomma, il ministero ha dato ragione al comune di Lecce e pertanto i cittadini devono farsene una ragione. 



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