A farne le spese, purtroppo, risultano sempre gli stessi. Disagi verso una categoria di pazienti che, al contrario, dovrebbe solo registrare aiuti fattivi, concreti. E invece la sfortuna si accanisce proprio con i malati oncologici del “Vito Fazzi”. Alla carenza di personale, dunque, ora si aggiunge la rottura delle macchine. Nonostante la sensibilità di radiologi e tecnici del reparto di Radiologia – disponibili effettuare un turno “gratis” – stamattina è andata di nuovo in tilt la Tac del Polo Oncologico.
Parliamo di una Tac datata 2004, peraltro fermatasi anche negli ultimi 15 giorni, dal 15 al 29 giugno. Aveva ripreso a lavorare solo dal pomeriggio di lunedì. Poi, in mattinata – stando a quanto comunicatoci dall’associazione “Salute Salento” – il nuovo blocco. Adesso si attende il tecnico affinché domani possa completare – speriamo – la riparazione. A farne le spese, soprattutto i circa 30 pazienti che devono sottoporsi con urgenza al trattamento di Radioterapia, laddove la Tac di centratura è indispensabile prima di irradiare il tumore con l’acceleratore lineare.
La Tac rotta infatti viene utilizzata soprattutto per la diagnostica oncologica dei vari reparti (day hospital, ematologia). Qui i pazienti oncologici in lista di attesa sarebbero circa 400 e devono necessariamente effettuare la Tac prima di iniziare o proseguire i cicli di chemioterapia. Venuti a sapere della rottura della Tac, una situazione dagli stessi pazienti ritenuta “inaccettabile e vergognosa”, alcuni di loro stanno pensando di continuare le cure in altre regioni o in altre Asl.
Notizia che giunge proprio a pochi minuti dalla predisposizione, da parte della Asl Leccese, di un servizio d’assistenza rafforzato da un potenziamento dell’organico durante i mesi estivi (presentato stamattina dal Direttore Generale, Giovanni Gorgoni, in conferenza stampa).