Si inizia a fare sul serio. Dopo anni di polemiche e diatribe mai placate, la Trans Adriatic Pipeline, meglio nota come Tap, ha assegnato il contratto di fornitura di sei unità di turbocompressori.
La società vincitrice della gara messa su dalla multinazionale è stata la Siemens: tre di queste turbine verranno installate a Kipoi, in Grecia, punto di partenza del gasdotto, mentre le restanti tre verrano posizionate nella stazione di Fier, in Albania.
Un’altra tappa di avvicinamento verso l’Italia e il Salento, quindi, per l’azienda che vuole portare il gas naturale nel Bel Paese direttamente dalle aziende produttrici con sede in Azerbaigian.
‘Desidero ringraziare tutte le imprese che hanno partecipato a questa gara – ha commentato Ian Bradshaw, Managing Director di Tap. A seguito di una rigorosa valutazione e di uno scrupoloso processo di selezione, è stata scelta Siemens, per la sua competenza, profonda conoscenza del settore e per la comprovata esperienza in termini di sicurezza nel fornire turbocompressori altamente affidabili, che saranno parte integrante del nostro gasdotto’.
‘La Siemens – proseguono da Tap – è uno dei maggiori produttori al mondo di tecnologie a basso consumo energetico e risparmio di risorse. L’azienda svolge un ruolo pionieristico nel fornire soluzioni per le infrastrutture e l’industria. Al 30 settembre 2014, Siemens contava circa 343mila dipendenti in più di 200 paesi’.
Continua la fase di preparazione dell’installazione del condotto del gas: nell’aprile 2015, infatti, Tap ha assegnato il primo importante contratto per la costruzione di strade e ponti in Albania. Poi a luglio è stato completato il processo di selezione per la fornitura delle valvole a sfera di grande diametro.
Manca adesso l’ultimo tassello, il più importante e problematico: quello, cioè, relativo all’approdo sulle coste salentine del tunnel che dovrebbe portare gas naturale all’Italia e all’Europa. Una strada ancora tutta in salita per Tap.
