Testamento biologico, a Racale il Comitato ‘Possibile’ in piazza per raccogliere le firme

Due Leggi di Iniziativa Popolare (LIP) e una raccolta di adesioni che parte dall’Italia per coinvolgere il resto del Continente, perchè l’uguaglianza torni ad essere protagonista. Così Possibile è scesa in piazza a Racale.

L’associazione Luca Coscioni chiama a raccolta tutti gli italiani nella battaglia sul diritto di scegliere il proprio fine vita e i ragazzi del Comitato Possibile “Renata Fonte” rispondono.
 
Questa mattina, infatti, i volontari si sono recati in piazza San Sebastiano, a Racale, dove hanno allestito il banchetto necessario per raccogliere le firme sul tema.
 
Dopo 15 mesi di discussione la Camera dei Deputati ha approvato la legge sul testamento biologico in prima lettura con 326 favorevoli, 37 contrari e 4 astenuti ma ancora non si può parlare di vittoria: ‘i proibizionisti cercheranno di allungare i tempi al Senato, per arrivare alla fine della legislatura e far saltare tutto’ dicono gli esponenti del comitato.
 
 Per chiedere dunque un’approvazione immediata della legge al Senato, l’associazione Luca Coscioni e tutti  i sostenitori  hanno convocato due settimane di mobilitazione nazionale per la prima metà di maggio, in particolare il 13 e 14 maggio, al fine di chiedere che i testamenti biologici già sottoscritti davanti ad un notaio prima dell'entrata in vigore della legge mantengano il proprio valore.
 
Questo weekend ha chiuso così una mobilitazione nazionale realizzata nel corso degli ultimi 15 giorni e dispiegata in 62 eventi su tutto il territorio nazionale.
 
Inoltre il Comitato “Renata Fonte” ha raccolto le firme “per un percorso che riguarda i temi per noi fondamentali degli interventi in campo energetico, del superamento dei privilegi, della campagna, italiana ed europea, perché i grandi gruppi multinazionali, attualmente elusivi, paghino finalmente le tasse, per finanziare la scuola e la ricerca” ha affermato Manuel Martucci, portavoce del Comitato.
 
Di Mattia Chetta



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