Abbiamo iniziato questo viaggio intorno al mistero della masseria fortificata di Torcito. Non un mistero che racconta di scheletri e fantasmi, ma un mistero che ha ridotto Torcito, ingiustamente, al fantasma di se stesso.
Abbiamo preso spunto dal libro di Rino Palma “Cannole. Una pagina di storia recente” per raccogliere un grido d’aiuto che non appartiene al solo autore ma che è di tutto il territorio. Un territorio che oggi vede cadere a pezzi, non solo gli edifici della masseria, ma tutto ciò che essa ha rappresentato per secoli. Lavoro, identità e sviluppo. Già, perché a Torcito è da sempre stato legato il sogno di sviluppo di questa terra. Fino agli anni’60 in cui questa masseria aveva continuato a vivere. Poi l’abbandono, il recupero e nuovamente l’abbandono. Torcito che rappresentava il riscatto da un nulla che stava rubando le esistenze, diventava essa stessa il nulla.
Guardare indietro per cercare le responsabilità non può certo essere la soluzione. Ma raccogliere la sfida e vestirsi d’orgoglio per reagire al degrado può sicuramente regalare una speranza di rinascita.
Una speranza vera, fatta di nuove idee, plasmate dai giovani figli di questa terra, che si sono visti privati di un bene che appartiene anche a loro. Ed è per questi giovani che la politica si deve muovere. Perché possano ancora credere nelle Istituzioni e nel proprio Paese.
Del resto, se oggi tutti conoscono e apprezzano il Salento è proprio per le tante masserie che sono state recuperate in maniera straordinaria. Ma vogliamo dirla tutta? Abbiamo aspettato che se ne innamorassero gli stranieri per iniziare a capire che avevamo un patrimonio inestimabile che ci legava alla nostra Storia. Un patrimonio che abbiamo l’obbligo morale di custodire e tramandare. Non attendiamoci però sempre dagli altri la soluzione. Poter raccontare nuovamente attraverso queste ricchezze tutta la bellezza e l’autenticità di luoghi magici è adesso sotto la responsabilità di ognuno di noi.
Una responsabilità che ha sentito forte il Sindaco di Cannole, Leandro Rubichi che per questa sera ha organizzato un pubblico incontro in piazza con i rappresentanti delle Istituzioni interessate, i Sindaci della zona e le Associazioni del territorio. Numerose le personalità invitate, tutti uniti per aiutare Torcito a rialzarsi.
Sindaco Rubichi, l’idea di recuperare Torcito, un progetto importante per Lei?
Recuperare Torcito è stata una mia idea fissa non solo da quando mi sono insediato lo scorso anno; da sempre rivalutare il sito di Torcito è stata per me una priorità. Da subito, come Sindaco di Cannole, mi sono interfacciato con la Provincia, proprietaria delle masserie, con la Regione e non ultimo con la Procura in quanto sull’area persiste un sequestro a causa dei lavori di sbancamento effettuati dall’azienda che aveva iniziato i lavori. Ora è il momento di agire. Del resto a chiedermelo è tutta la comunità compreso il nostro Parroco Don Salvatore Bellisario, tutti molti legati a Torcito.
Cosa si aspetta dal confronto pubblico di questa sera?
Essere tutti presenti intorno a questo tavolo per discutere di Torcito mi è sembrata la strada maestra per cercare insieme una soluzione che faccia ripartire il progetto definitivamente. Da questo confronto mi aspetto quindi un impegno da parte delle istituzioni che devono restarci accanto e con noi procedere nel recupero e ripristino di Torcito.
La masseria di Torcito insiste sul territorio di Cannole ma la sua essenza appartiene a tutti. Quale futuro con una Tocito recuperata?
Torcito, di fatto, non è di proprietà del Comune di Cannole ma è sita sui suoi terreni. Se queste masserie saranno recuperate il vantaggio sarà per tutto i circondario. L’indotto che potrebbe nascere da Torcito potrebbe avvantaggiare tutte le comunità, motivo per cui questa sera il confronto vedrà la presenza di tantissimi Sindaci della zona.
Sindaco Rubichi, Torcito e i giovani. Un binomio possibile?
Assolutamente sì. Torcito è stata viva in passato proprio grazie ai giovani; ricordo l’impegno di tanti di loro appartenenti alla Pro Loco Cerceto che, negli anni in cui era stata recuperata, ci lavoravano con passione accompagnando turisti e visitatori alla scoperta di Torcito e i suoi segreti. Altre associazioni sono state protagoniste a Torcito e tanti giovani artisti hanno trovato qui ispirazione per le loro opere. Oggi più che mai possono essere proprio le associazioni di giovani volenterosi a creare un nuovo indotto su questo sito.
Dal canto nostro, possiamo solo dire che Leccenews24 sorveglierà affinché il faro puntato sulla bella Torcito, sedotta e abbandonata, resti acceso. Bisogna consentire a Torcito di recuperare la sua dignità. La dignità che spetta a tutti e a tutto e che non si può negare ad un sito che ha tutte le potenzialità per diventare un vero attrattore turistico e volano di sviluppo per questo territorio.
di Tiziana Protopapa