Storia e Memoria. I Comuni scommettono sui giovani: a Racale l’incontro di formazione

Sono 23 i comuni che hanno aderito al Treno della Memoria 2018, il percorso educativo nato con lo scopo di ragionare su una vera risposta sociale alle guerre attraverso l’educazione alla cittadinanza attiva.

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Ripartono anche quest’anno i treni – più precisamente i pullman – della quattordicesima edizione del Treno della Memoria, il percorso educativo nato nell’estate 2004 con lo scopo di ragionare su una vera risposta sociale e civile alle guerre attraverso l’educazione alla cittadinanza attiva. Dopo gli incontri di formazione per gli studenti di istituti e licei pugliesi, proseguono gli incontri di preparazione del Treno della Memoria 2018, il pellegrinaggio laico che permetterà a migliaia di giovani di visitare i campi di concentramento e sterminio di Auschwitz e Birkenau.

Cresce il numero dei Comuni aderenti al progetto

Dopo aver fatto un lavoro, lo scorso weekend, che ha coinvolto oltre 50 educatori provenienti da tutta la regione, è toccato alle ragazze e ai ragazzi che hanno aderito ai bandi lanciati dai comuni del territorio, i quali si sono riuniti ieri, a Racale, nello spazio di coworking “StaiSinergico”. Sono 23 i comuni della provincia di Lecce i quali hanno deciso di scommettere sulle giovani generazioni, sostenendo – con un cofinanziamento – il progetto Treno della Memoria, permettendo ad oltre 70 giovani salentini di prendere parte attiva alla quattordicesima edizione. Racale, Ugento, Arnesano; da Gallipoli a Melendugno fino ad arrivare a Tricase: cresce di anno in anno il numero di comuni disposti ad utilizzare una parte delle proprie risorse affinché ogni partecipante possa prendere coscienza di uno dei crimini più atroci della storia dell’umanità.

“Il Treno della Memoria – ha ribadito ieri Paolo Paticchio, presidente di Terra del Fuoco Mediterranea – non è un semplice viaggio o una gita scolastica ma è un pellegrinaggio laico, uno spazio di conoscenza, un viaggio nella storia e nella memoria attraverso un percorso educativo che comincia a novembre e si conclude in primavera e riassumibile in tre parole chiave: Storia, Memoria e Impegno”.

Il progetto, che nasce dalla convinzione di una costruzione di una cittadinanza attiva che possa prescindere dalla conoscenza della Storia e della Memoria di quegli avvenimenti, si avvale del totale contributo dell’associazione culturale Tdf Mediterranea, da anni presente sul territorio in tema di legalità, mobilità e cittadinanza attiva.

Mattia Chetta



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