Tutti in piazza Sant’Oronzo per difendere gli ulivi del Salento

‘Il 29 marzo, il giorno della Domenica delle Palme, tutti a Lecce in piazza Sant’Oronzo proprio vicino all’ulivo con in mano un ramoscello’. È questo l’appello lanciato dalla fanpage Terroni di Pino Aprile che chiama a raccolta salentini e non pronti a difendere gli ulivi.

Una croce rossa segnata sul tronco di alcuni ulivi non lascia presagire nulla di buono. Anzi, è il segno che quegli alberi sono stati infettati dalla Xylella fastidiosa. Ergo, devono essere abbattuti, senza se e ma. Estirpati, perché così è stato deciso e così sarà salvo improbabili colpi di scena dell’ultimo minuto. Non c’è scampo, la sorte di queste piante che hanno affondato per secoli e millenni le loro radici nella terra rossa, è stata decisa da una x di vernice dello stesso colore. Una cura drastica a cui forse non siamo preparati.
 
Si parte da Brindisi, dalle campagne tra Oria al confine con Francavilla Fontana. Lì gli uomini dell’Arif (Agenzia regionale per le attività irrigue e forestali) e gli agenti della Forestale sono pronti ad eseguire gli ordini. Il piano anti-Xylella del commissario Giuseppe Silletti deve partire. Quando ancora non è dato saperlo: forse lunedì sarà il giorno fatidico in cui inizierà la battaglia contro il batterio invisibile che da anni ormai viaggia indisturbato di pianta in pianta grazie alla sputacchina, provocando quello che gli esperti chiamano CoDiRO complesso del disseccamento rapido dell’ulivo.
 
Certo è che gli agricoltori, i proprietari di quei fondi ‘minacciati’ da ruspe e motoseghe, non ci stanno ad essere semplici spettatori del disastro non solo annunciato, ma imminente. Sono tutti lì, pronti a difendere i loro ulivi e giurano che si opporranno con tutti i mezzi possibili per evitare che migliaia di ulivi, alcuni secolari, vengano estirpati. Chissà, forse qualcuno tenterà un ultimo, disperato, tentativo di fermare tutto facendo ricorso al Tar con procedura d’urgenza come quello firmato dall’avvocato Giovanni Pesce per conto di un olivicoltore.  Certo, non sarà una soluzione definitiva ma almeno permette di temporeggiare.
 
L’idea delle ronde degli agricoltori di Oria fa il paio con l’iniziativa di Albano e Pino Aprile che hanno deciso di reclutare 120milioni di persone pronte a fare da guardiani ai giganti millenari. Alla chiamata dell’ugola di Cellino San Marco e dello scrittore e giornalista hanno già aderito numerosi personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo dai Sud Sound System ai Negramaro passando per  Emma Marrone, i Boomdabash, Ennio Capasa, gli Après la Classe, Caparezza e il regista Edoardo Winspeare.  Un’iniziativa che vedrà nell’evento del 29 marzo il suo cuore pulsante, proprio nel giorno della Domenica delle Palme. L’appuntamento è in piazza Sant'Oronzo non a caso vicino all'ulivo.
 
Insomma, una manifestazione non solo per difendere gli alberi salentini ma anche l’identità di una terra che rischia di risvegliarsi in un paesaggio deturpato. 



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