Università islamica, parte la raccolta firme per dire ‘no’

L’iniziativa popolare è promossa dall’associazione Energia pulita che sarà presente in Piazza Mazzini per due week end consecutivi, quindi oggi, domani, sabato 30 e domenica 31, dalle ore 10 alle 22. Si potrà firmare presso il gazebo installato nella piazza centrale della città.

Continua a tenere banco il caso dell’Università islamica a Lecce. Arriva un’altra importante iniziativa di chi con forza e convinzione da tempo sostiene che il progetto non si deve fare, almeno non qui nel capoluogo salentino. Dopo le iniziative e gli incontri promosse dal gruppo #frontecomune nelle settimane scorse, ecco una raccolta firme per dire “no”. L’iniziativa popolare è promossa dall’associazione “Energia pulita” che sarà presente in Piazza Mazzini per due week end consecutivi, quindi oggi, domani, sabato 30 e domenica 31, dalle ore 10 alle 22.

Si potrà firmare presso il gazebo installato nella piazza centrale della città, possibilità che, fanno sapere gli organizzatori, si protrarrà sicuramente anche durante i primi due fine settimana di giugno. Il presidente dell’associazione è il capogruppo di Forza Italia a Palazzo Carafa Damiano D’Autilia che spiega i motivi principali che hanno portato all’idea della petizione: “Anche e soprattutto le ultime notizie relative alla presenza di guerriglieri dell’Isis tra i profughi che approdano sulle coste italiane ci hanno indotto a coinvolgere la popolazione in una riflessione profonda. Il convegno che abbiamo organizzato il 18 aprile scorso e a cui partecipò il politico, scrittore e giornalista egiziano, Magdi Allam, non fu occasionale, ma è stato il punto di partenza di un confronto con la città. L’associazione che rappresento esprime contrarietà all’iniziativa di Confime, ma abbiamo bisogno di testare e tastare la popolazione su un’iniziativa così importante”.

“Un modo per coinvolgere la cittadinanza ad esprimere tutto il proprio dissenso e a far compiere al signor Khaled Paladini un definitivo passo indietro sulla vicenda”. È questo il pensiero anche dell’avvocato Riccardo Rodelli, referente di “Energia Pulita” che, insieme a Maurizio Giancane era presente questa mattina in presidio davanti al gazebo. Rodelli poi continua: “La contrarietà si accentua anche alla luce degli eventi che stanno stravolgendo il mondo. Qualora esistesse un Islam buono e non solo dei buoni islamici, questo è soccombente rispetto all’interpretazione coranica letterale sia dei guerriglieri Isis sia dei fratelli musulmani, i quali, ad oggi, contano un vero e prprio stato islamico. Questa raccolta firme deve portare il signor Paladini a fare un passo indietro dato che fu lui a dire che se la cittadinanza leccese non fosse stata d’accordo si sarebbe provveduto a trovare un’altra sede per l’Ateneo islamico”.

Dalla petizione ad un vero e proprio referendum il passo potrebbe essere breve. Secondo D’Autilia, infatti, sulla questione sarebbe opportuno svolgere un vero e proprio referendum popolare. Il problema è che da questo punto di vista il Regolamento comunale è debole e questa iniziativa della petizione potrebbe servire proprio a velocizzare meccanismi e a riparare lacune regolamentari. 



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