Non è affatto un belvedere quella vernice rossa che ha sporcato la statua della Madonna e imbrattato i muri della parrocchia di San Giovanni Battista. A distanza di poche ore dall’accaduto, ad intervenire con una nota stampa sono proprio gli Amici della Parrocchia di San Giovanni Battista – quartiere Stadio: “Quanto accaduto danneggia non solo l'arte e l'architettura di un'opera unica al Sud Italia, ma l’intera città”.
“Purtroppo questa gente – continua il comunicato – priva del minimo rispetto per il sentimento religioso altrui, e al contempo totalmente insensibile verso l’importanza dei beni della comunità, offende tutti i cittadini leccesi, non solo quelli del quartiere Stadio, non solo la Chiesa e chi la rappresenta. Ma noi non ci faremo intimorire. Anzi”.
Scelgono di rispondere all’atto vandalico e vigliacco con un gesto positivo, ovvero ricordando il Progetto – a firma di Mimmo Paladino – che a breve vedrà impegnata tutta la comunità nella valorizzazione della dimensione artistica dell’edificio sacro. Giovani artisti della 167/B e studenti dell’Accademia di Belle Arti di Lecce, infatti, realizzeranno nelle prossime settimane un murales artistico, lungo 256 metri e alto 2,60 metri, sulla superficie esterna del muro di recinzione del Complesso architettonico: “questa è la nostra risposta a chi pensa di intimidirci e di impedirci di lavorare per la crescita culturale del quartiere”.
Un gruppo, peraltro, da sempre in una serie di iniziative di promozione e valorizzare del Complesso sito nel quartiere Stadio, considerato tra le opere d'architettura contemporanea tra le più importanti e significative del Salento (realizzata dall’architetto Franco Purini, esponente di punta del Neorazionalismo italiano, e contenitore di opere di arredo sacro firmate da maestri del calibro di Mimmo Paladino, fondatore della Transavanguardia, e Armando Marrocco).
Da sottolineare che anche l'associazione LeA-Liberamente e Apertamente ha preso le distanze dal riprovevole episodio. “Riteniamo – recita una nota stampa – che episodi di tale entità siano da condannare, e ribadiamo la nostra totale estraneità agli atti vandalici, che di certo non rientrano nel modus operandi della nostra associazione”.
