Xylella. Le Iene ‘portano bene’…speriamo! Nadia Toffa tra gli ulivi del Salento

Le Iene accendono i riflettori sulla xylella fastidiosa e sulla sperimentazione targata Copagri. Fabio Ingrosso ha accompagnato l’inviata Nadia Toffa nelle campagne del Salento.

Gli ulivi del Salento non sono solo e soltanto una questione che interessa quel lembo di terra compreso tra l’Adriatico e lo Ionio, o tutt’al più l’intero tacco dello stivale. Il grido d’aiuto lanciato dagli alberi che possono avere una vita millenaria comincia ad espandersi e diffondersi, purché non si affronti la questione con un allarmismo che non solo sarebbe inutile, ma rischia di essere dannoso. Certo, nemmeno il complottismo può funzionare quasi che i salentini siano stati vittime di chissà quale trama ordita da chi lo vuol vedere piegato agli interessi extralocali.

La faccenda Xyllella fastidiosa, che di per sé è seria, merita di essere letta con la lente di ingrandimento della cultura e della scienza che insieme devono dare risposte concrete a quei contadini che – come raccontato a Leccenews24 – nel giro di pochi anni si sono ritrovati senza quelle piante considerate quasi “amiche”. 

Oggi, a volerne sapere di più, sono state Le Iene, la nota trasmissione di approfondimento giornalistico di Italia1 che prova ad andare dietro alle questioni per vederne risvolti spesso trascurati. A visitare il Salento ed i suoi ulivi è giunta così Nadia Toffa, viso noto per le sue inchieste nel settore del gioco d’azzardo e delle prescrizioni farmaceutiche. La bionda inviata ha voluto conoscere i dettagli della ricerca coordinata da Copagri, una ricerca che non vuole mettersi di traverso al piano presentato dal commissario straordinario, Giuseppe Silletti, nominato dalla Protezione Civile per la costituzione del famoso e famigerato cordone sanitario, ma fornire una chiave di lettura diversa e, perché no, una soluzione prima di giungere a ciò che deve essere l’extrema ratio e non il punto di partenza per fronteggiare l’emergenza.

Così, Fabio Ingrosso e Nadia Toffa hanno fatto visita ad alcuni uliveti situati nel Nord Salento che saranno oggetto della sperimentazione portata avanti dall’Università di Foggia con i professori Lops e Carlucci e dell’Università di Lecce con Luigi De Bellis, attraverso l’uso di molecole naturali. Ci si è fermati anche in appezzamenti che, pur trovandosi, in un’area drasticamente colpita dal batterio killer presentano alberi non infetti, ma anzi rigogliosi a testimonianza che sulla Xylella e sulla sua capacità di propagarsi non solo non è stato detto tutto, ma forse ancora tutto non si sa.

Ecco perché sulla ricerca bisogna spingere e accendere i riflettori – come stanno facendo Le Iene –  non può che essere positivo per il nostro territorio



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