Ztl a Lecce. Multata un’automobilista salentina, per 56 volte!

Lo Sportello dei Diritti è sicuro: la macchina delle multe nel capoluogo barocco sta continuando senza tregua. Numerosi sono i casi segnalati all’associazione di tutela dei consumatori come quello di una donna a cui sono stati notificati ben 56 verbali.

Tra strisce blu che costringono i guidatori a prestare particolare attenzione a dove parcheggiano la macchina, ticket di sosta, autovelox nascosti, poco visibili o annunciati che hanno spinto gli italiani a inventare qualunque tipo di trucchetto pur di aggirare il problema come il famoso cd lasciato sul lunotto posteriore dell’auto, passando per le Zone a Traffico Limitato, la paura di ricevere un verbale per una qualunque violazione del codice della strada è ormai un “fardello” con cui bisogna fare i conti quotidianamente. Certo, rispettare le regole sarebbe un buon modo per evitare sanzioni, ma non sempre si possono evitare vuoi per distrazione vuoi per altri motivi. Nelle grandi città o nei piccoli comuni c’è sempre chi considera le contravvenzioni, a volte anche salate, come un modo adottato dai Comuni per “fare casa” e chi le vede come deterrente per evitare comportamenti indisciplinati alla guida.

Insomma, ricevere una multa fa indignare qualunque automobilista, che abbia palesemente torto o ragione. E se fossero 56? Tanti, infatti, sarebbero i verbali che una donna leccese avrebbe ricevuto per aver violato l’art. 7 comma 9° e 14° del Codice della Strada: insomma sarebbe transitata nella zona a traffico limitato. È stata la stessa cittadina a segnalare l’accaduto allo Sportello dei Diritti. Oltre alla sanzione pecuniaria di € 80,00 che tocca moltiplicare per 56 arrivando alla non modica cifra di quasi 5mila euro, 4.480 per l’esattezza, la donna dovrebbe pagare anche 32,40 euro (sempre moltiplicato per 56) per un totale di 1.814,40 euro solo a titolo di spese di notifica.

«L'amministrazione comunale – si legge nella nota a firma del presidente Giovanni D’Agata– nonostante gli inviti dello “Sportello dei Diritti” a trovare soluzioni alternative per limitare l'accesso nel centro storico ed a sostituire immediatamente l'ingannevole segnaletica che ha finito per costituire una trappola per centinaia di ignari automobilisti, ci vengono segnalati casi limite di chi, per lavoro o per ragioni personali è costretto ad accedere nella parte antica del capoluogo, ignaro di ciò che poco dopo gli sarebbe capitato: decine e decine di verbali per accesso non autorizzato alla ZTL». Insomma secondo l’associazione di tutela dei consumatori quello della donna leccese dei 56 verbali sarebbe solo «un'altra eclatante conferma che ci troviamo di fronte ad un vero e proprio business per il Comune e per chi cura la postarizzazione delle infrazioni».

Eppure, solo nei giorni scorsi, i giudici di pace avevano accogliendo le lamentele di diversi automobilisti «avevano annullato con due sentenze i “verbali seriali” accogliendo i ricorsi cumulativamente presentati rispettivamente da una società e di un privato cittadino».



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