Il gup Giulia Proto, al termine del processo con rito abbreviato (consente lo sconto di pena di un terzo), ha condannato il 66enne originario di Tricase accusato di violenza sessuale.
Il 20 maggio del 2021, la giovane partoriente dopo essere stata visitata dal proprio ginecologo di fiducia, apprendeva che il bimbo era oramai privo di vita.
I fatti si sarebbero verificati a Nardò dal marzo del 2020 al luglio del 2021, periodo in cui il centro era chiuso, a causa dell’emergenza sanitaria da covid-19