
Saranno ascoltati nella giornata di lunedì i fratelli Cariddi, arrestati il 12 settembre scorso nell’ambito dell’inchiesta “Hydruntiade”. Difatti, l’interrogatorio previsto per mercoledì scorso, presso il carcere di Borgo San Nicola dove sono ristretti, è stato rinviato a causa di un impedimento del sostituto procuratore Giorgia Villa, titolare dell’inchiesta assieme al procuratore aggiunto Elsa Valeria Mignone. Ora la Procura ha fissato la nuova data. Dinanzi ai due pm comparirà prima Luciano Cariddi, difeso dagli avvocati Viola Messa e Michele Laforgia e Pierpaolo Cariddi, assistito dagli avvocati Gianluca D’Oria ed Alessandro Dello Russo.
I due indagati potranno fornire la loro versione dei fatti in merito alle contestazioni della Procura. Rispondono di associazione a delinquere, corruzione per l’esercizio della funzione e per un atto contrario ai doveri d’ufficio, falso ideologico.
Ricordiamo che, nei giorni scorsi, i loro legali avevano depositato la richiesta di interrogatorio, dopo avere avuto modo di esaminare il corposo fascicolo d’indagine. L’istanza è stata accolta dalla Procura.
Subito dopo l’arresto, invece, i due non hanno risposto alle domande del gip Cinzia Vergine, scegliendo la via del silenzio. Nell’interrogatorio di garanzia, presso il penitenziario di Borgo San Nicola, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.
I legali dei fratelli Cariddi non hanno presentato ricorso al Tribunale del Riesame per chiedere la revoca della misura.