
Dovrà affrontare un processo, un pensionato accusato di abusi sessuali sul figlio di amici e dal quale avrebbe ottenuto il silenzio con la minaccia di ritorsioni alla famiglia e con regali costosi. Non solo, avrebbe mostrato al bambino, di appena 9 anni, immagini dal contenuto pornografico.
Al termine dell’udienza preliminare, nella giornata di martedì, il gup Anna Paola Capano, ha rinviato a giudizio l’imputato, un 74enne residente in un comune del Leccese, accogliendo la richiesta di rinvio a giudizio del pm Rosaria Petrolo. L’uomo risponde della accuse di corruzione di minorenne e violenza sessuale aggravata. Potrà difendersi dalle accuse, assistito dagli avvocati Giuseppe Cozza e Simonetta Martano, nel corso del dibattimento che si aprirà il 7 luglio, davanti ai giudici della prima sezione collegiale. I genitori del bambino si sono già costituiti parte civile con l’avvocato Chiara Fanigliulo.
I fatti sarebbero avvenuti fino al 2023. L’uomo dopo avere chiuso a chiave la porta del suo studio, per impedire di essere scoperto dalla moglie, avrebbe mostrato materiale pornografico al bambino. E poi, secondo l’accusa, l’avrebbe costretto a subire atti sessuali. In che modo? Con la minaccia di conseguenze dannose per la sua famiglia e con una serie di regali.
Ora si attendono gli esiti del processo.