A fuoco l’auto del presunto molestatore ai domiciliari. In frantumi il parabrezza

A prendere fuoco l’auto in uso all’uomo che nei giorni scorsi è stato posto ai domiciliari dalle Forze dell’ordine con l’accusa di aver molestato numerose donne in giro per la città di Lecce. Azione forse dolosa, indaga la Polizia.

L'incendio non è stato di vaste proporzioni, tanto da annerire soltanto parte della carrozzeria dell' Honda Civic parcheggiata in via Bari a Surbo.

Le fiamme si sono sprigionate nella notte, poco dopo l' 1 e 30 e subito è partita la chiamata ai Vigili del Fuoco. La notizia non farebbe poi tanto clamore, visto che le auto danneggiate dalle fiamme nottetempo in tutta la provincia, sono numerose e riempiono quotidianamente le pagine della cronaca. Ma a fare la differenza, in questo caso, è il titolare del mezzo.

L'utilitaria, infatti, sarebbe di proprietà dell'uomo che nei giorni scorsi è stato messo agli arresti nella propria abitazione perchè ritenuto dagli inquirenti il molestatore che ha seminato il panico tra le donne leccesi. Si tratta di Roberto Schiavocini, il 31enne militare dell'Areonautica, che, vestito in mimetica, avrebbe molestato circa 11 signore, molte delle quali hanno denunciato le "attenzioni" dell'uomo.

L'Honda Civic sarebbe la stessa auto di colore grigio che è stata immortalata dalle telecamere di videosorveglianza i cui filmati hanno portato all'arresto del militare.

Ad intervenire con lo scopo di spegnere le fiamme i Vigili del Fuoco di Lecce, mentre le indagini sono affidate ai carabinieri. La prima ipotesi è la matrice dolosa del gesto, visto che il parabrezza dell'auto si è presentato in frantumi agli occhi dei militari. Qualcuno, sembrerebbe quindi aver preso di mira l'auto per un qualche motivo, forse collegato alle accuse che pendono su Shiavocini.

A dare delle certezze potranno essere soltanto le indagini.



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