Rimane ai domiciliari, il commerciante arrestato il 13 settembre scorso con l’accusa di violenza sessuale, nei confronti di una bimba di 9 anni.
Il Tribunale del Riesame (Presidente e relatore Pia Verderosa, a latere Antonio Gatto ed Anna Paola Capano) ha rigettato il ricorso dell’avvocato Antonio Savoia che chiedeva la revoca della misura cautelare nei confronti di F.F.P. (le sue iniziali), 71enne di Trepuzzi.
L’interrogatorio
Nei giorni scorsi, invece, dinanzi al gip Giulia Proto, si è svolto l’interrogatorio di garanzia dell’arrestato.
Il 71enne ha negato l’accaduto, sostenendo che la minore, quella mattina del 2 luglio, indossava una maglietta molto larga e un po’ “sconcia”, in quanto avrebbe lasciato intravedere il “seno”.
Inoltre, F.F.P. ha ribadito di non averla neanche sfiorata e di essersi limitato a venderle le salviettine e a regalarle delle caramelle, alla presenza di due clienti.
Le indagini
Le indagini sono condotte dai carabinieri di Trepuzzi, guidati dal luogotenente Giovanni Papadia e coordinate dal sostituto procuratore Maria Rosaria Micucci.
Secondo l’accusa, tutto è cominciato quando la bambina è entrata, intorno alle 8, nel negozio dell’uomo, per comprare delle salviettine, per conto della madre. La piccola sarebbe stata avvicinata con la scusa di “sistemare meglio il vestitino” e condotta in uno sgabuzzino, dove lontano da occhi indiscreti, l’uomo l’avrebbe palpeggiata nelle parti intime, invitandola a toccarsi di notte il seno.
