Abusata dal compagno della nonna e obbligata al silenzio dalla mamma. La Procura riapre l’inchiesta

La bambina ha confermato le accuse nei confronti del compagno della nonna, durante il secondo incidente probatorio.

Avrebbe influenzato la figlioletta, inducendola a dire il falso davanti al giudice, su una vicenda di presunti abusi sessuali in famiglia? In mattinata, dinanzi al gip Michele Toriello, presso la Procura dei Minori, si è tenuto un nuovo incidente probatorio.

La bambina, in quest’occasione, avrebbe confermato le accuse nei confronti del compagno della nonna, accusato di averla molestata. L’inchiesta, coordinata dal pm Stefania Mininni, era stata in precedenza archiviata, già un anno e mezzo fa, dal giudice. Durante un primo incidente probatorio, la bimba negò i fatti e dunque non sarebbero emersi elementi sufficienti per sostenere l’accusa in dibattimento.

Successivamente, la ragazzina avrebbe, però, riferito i presunti abusi subiti, ad un medico dei servizi sociali. Dunque, sono ripresi gli accertamenti, che hanno portato la Procura ad iscrivere la madre nel registro degli indagati per favoreggiamento personale ed a riaprire l’inchiesta.

L’indagata è assistita dall’avvocato Roberto Bray. Il compagno della nonna è invece difeso dal legale Milco Panareo. La presunta vittima è assistita dall’avvocato Luigi Corvaglia.

I fatti

I fatti si sarebbe verificati cinque anni fa, in un Comune del Basso Salento. Il compagno della nonna avrebbe molestato sessualmente, in varie circostanze tra le mura domestiche, la bimba che all’epoca dei fatti frequentava la quinta elementare. Ad ogni modo, le nuove dichiarazioni della bambina, dovranno essere vagliate da uno specialista, per accertarne l’attendibilità.