Multe annullate e pass concessi in cambio di voti, Adusbef scende in campo: ‘Duro colpo per la legalità cittadina’

L’associazione di consumatori annuncia che si costituirà parte civile nel caso in cui le accuse al centro dell’inchiesta ‘favori amministrativi in cambio di voti’ dovessero essere confermate.

In città non si parla d’altro. L’inchiesta ‘favori amministrativi in cambio di voti’, coordinata dai pubblici ministeri Roberta Licci e Massimiliano Carducci, tiene alta, altissima la soglia dell’attenzione civica per sapere se le ipotesi accusatorie nei confronti degli indagati saranno dimostrate nei processi.

I reati contestati sono gravi, gravissimi e soprattutto socialmente invisi. Si parla di presunti illeciti nella gestione di multe, ricorsi e pass in cambio di voti. In queste ore, sono al setaccio proprio le multe comminate e i pass rilasciati per risalire ai beneficiari dei presunti favori in cambio di consenso elettorale.

‘Questo malcostume, qualora fosse confermato dalla Giustizia, evidenzierebbe tre gravissime problematiche: una di ordine morale, alla luce del grave disvalore delle condotte degli amministratori; una di ordine giuridico, per l’abuso perpetrato ed una di ordine economico per l’evidente quanto illegittimo ammanco nella casse del Comune di Lecce’. Con queste parole scende in campo anche Adusbef ed il suo delegato di Lecce, Daniele Imbò.

Avv. Daniele imbò

L’avvocato salentino preannuncia l’intenzione dell’Associazione di Consumatori di costituirsi parte civile nel processo penale che si andrà ad instaurare.

Adusbef ed i suoi legali sono impegnati quotidianamente nelle aule di Tribunale ed innanzi ai Prefetti al fine di ottenere l’affermazione dei Diritti dei Consumatori ed utenti della strada, mediante gli annullamenti delle sanzioni amministrative che si rivelano illegittime e questa notizia, se confermata, sarebbe un duro colpo per l’associazione e per i propri iscritti, minando la fiducia negli amministratori della città e proprio nella legalità’.

Come abbiamo raccontato su Leccenews24.it, al momento risultano indagati Luca Pasqualini, 48 anni di Lecce, ex assessore alla mobilità della Giunta Perrone; Antonio Finamore, 63enne leccese, consigliere comunale e capogruppo di Prima Lecce nella prima amministrazione a guida di Carlo Salvemini, le poliziotte della municipale Luisa Fracasso, 45enne leccese e Loredana Valletta, 53 anni di Lecce; la dipendente della Lupiae Servizi (distaccata presso il settore Mobilità del Comune di Lecce), Francesca Vallone, 51enne leccese e Gianluca Lo Basso, 46 anni di Lecce, dipendente di una ditta esterna che lavora nella mensa dell’Ospedale.

L’inchiesta, a breve, potrebbe allargarsi e coinvolgere altre persone.