62enne aggredito con una mazza chiodata a Castromediano, due condanne con rito abbreviato

I fatti si sono verificati in via Alessandro Volta, il 21 luglio scorso. Il giudice ha disposto anche il risarcimento del danno, in favore della parte civile

Arrivano due condanne per l’aggressione con una mazza chiodata ad un 62enne, avvenuta il 21 luglio scorso a Castromediano. Il gup Laura Liguori al termine del rito abbreviato ha inflitto: 1 anno, 6 mesi e 15 giorni di reclusione a Cosimo Zizza, 70enne di Lecce, cognato della vittima ed 8 mesi e 15 giorni, a Pierpaolo Zilli, 23enne di San Cesario di Lecce. Sono assistiti rispettivamente dagli avvocati Alberto Russi e Raffaele Benfatto e potranno presentare ricorso in Appello.

Il giudice ha disposto, inoltre, il risarcimento del danno, in separata sede, in favore della vittima che si era costituita parte civile con l’avvocato Ester Nemola. Non solo, poiché il gup ha disposto la liberazione di Zizza (era ai domiciliari) e la revoca della dell’obbligo di dimora nei confronti di Zilli.

Rispondevano di lesioni personali in concorso e porto abusivo di arma e Zizza anche di stalking.

I fatti si sono verificati in via Alessandro Volta, il 21 luglio scorso a Castromediano. Zilli e Zizza erano scesi da un’auto, aggredendo il 62enne nei pressi della sua abitazione con un bastone chiodato. La vittima ha riportato lesioni alla schiena giudicate guaribili in trenta giorni.

I due furono arrestati dai Carabinieri della Stazione di Cavallino, in seguito ad un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip Giulia Proto, su richiesta del pm Francesca Miglietta.

In seguito, dinanzi al gip, si è svolto l’interrogatorio di garanzia di entrambi. Zizza ha ribadito quanto riferito nella querela sporta a sua volta verso il 62enne. L’uomo ha sottolineato di avere subito due aggressioni dal cognato e di essersi limitato a difendersi. Zilli si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Dalle indagini dei carabinieri, sarebbe emerso un movente di tipo economico, legato a questioni ereditarie.



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