Aggressioni a due medici del Pronto soccorso. La Procura chiude le indagini

Una dottoressa del “Sacro Cuore” di Gallipoli e un giovane medico del “Vito Fazzi” di Lecce sarebbero stati anche minacciati di morte.

Arriva la chiusura di due inchieste su due aggressioni ai medici avvenute durante il turno al pronto soccorso. L’avviso di conclusione delle indagini preliminari, porta la firma, in entrambi i casi, del pubblico ministero Luigi Mastroniani.

Le accuse

Il primo caso, risalente allo scorso 30 luglio, riguarda l’aggressione ad una dottoressa, mentre era in servizio all’ospedale “Sacro Cuore” di Gallipoli. Il presunto responsabile, C.S., 51enne di Muro Leccese, risponde delle accuse di violenza, minaccia, oltraggio a pubblico ufficiale e lesioni personali.

In base all’ipotesi accusatoria, l’uomo dopo essersi introdotto nell’area del pronto soccorso, senza aver effettuato il triage, avrebbe intimato alla dottoressa, attraverso minacce di morte, di visitare immediatamente la sorella. E le avrebbe rivolto frasi del tipo: “Ti uccido… se non salvi mia sorella… sei una strega”. Non solo, poiché l’uomo avrebbe anche provato a schiaffeggiare la donna, fortunatamente senza riuscirci, ma provocandole un forte stato di agitazione, con prognosi di 3 giorni.

Il secondo episodio di violenza è avvenuto, invece, ai danni di un giovane medico del pronto soccorso dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce. In questo caso, il 17 settembre scorso, M.C., 41enne di Cavallino, avrebbe schiaffeggiato il “camice bianco”, provocandogli un trauma cranico-facciale, con prognosi di 7 giorni. E gli avrebbe rivolto frasi ingiuriose e minacciose del tipo: “Ti devo uccidere.. stai attento tanto so dove trovarti… ti conosco bene… stai attento”. M.C., oltre alle accuse contestate all’altro indagato, risponde anche di interruzione di pubblico servizio.

I due indagati, assistiti rispettivamente dagli avvocati Francesco De Giorgi e Vincenzo Perrone, hanno venti giorni per presentare memorie difensive o chiedere al pm di essere interrogati.