Anziano arrestato per pedofilia: bambini adescati con piccoli regali e costretti a soddisfare le sue perversioni

Secondo il gip, il 69enne forniva uno “spazio” dove giocare e perfino fumare sigarette. E in cambio chiedeva un prezzo assai alto, al quale le piccole vittime non erano in grado di opporsi.

Avrebbe attirato le vittime con abili espedienti, facendo leva sul loro sentimento di aggregazione. È ciò che emerge nell’ordinanza di arresto del 69enne di Taviano, a firma del gip Giulia Proto.

Secondo il giudice, che ha accolto la richiesta del pm Stefania Mininni, sussistono le esigenze cautelari in virtù dei gravi indizi di colpevolezza, del rischio di reiterazione del reato e di inquinamento probatorio.

Il gip rimarca l’elevata pericolosità sociale dell’indagato che sceglieva le sue vittime tra i ragazzi più piccoli. Si trattava di soggetti vulnerabili che non erano in grado di opporsi ai perversi istinti sessuali di un uomo di quasi 70 anni. L’anziano forniva uno “spazio” dove giocare a carte, mangiare pizze e panini, fumare sigarette. E in cambio chiedeva un prezzo assai alto, al quale le vittime non erano in grado di opporsi.

Difatti, come emerso nel corso delle indagini, il tavianese li avrebbe condotti presso un casolare e al suo interno avrebbe compiuto nei loro confronti atti sessuali. Non solo, perché, è stato trovato in possesso di materiale pedopornografico.

L’indagato è assistito dall’avvocato Carlo Portaccio e comparirà nelle prossime ore, dinanzi al gip Proto per l’interrogatorio di garanzia.

Ricordiamo che l’uomo venne arrestato circa 40 anni fa con l’accusa di tentata estorsione. Telefonava ai genitori del piccolo Mauro Romano, il bambino di sei anni scomparso a Racale, il lontano 20 giugno 1977, chiedendo loro denaro in cambio di notizie sul figlio di cui si erano perse le tracce.



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