Tentano di disfarsi della cocaina buttandola dal finestrino dell’auto, 45enne e 43enne di Andrano in carcere

L’arresto a opera dei Carabinieri della Compagnia di Tricase, al termine dell’inseguimento sulla Strada Provinciale. In manette anche un 36enne di Squinzano.

I Carabinieri del Nor – Aliquota Operativa della Compagnia di Tricase, nell’ambito delle verifiche a contrasto dei reati di droga, ad Andrano, hanno arrestato Ivan Martella, 45enne nato a Glarus in Svizzera, ma residente ad Andrano e Marco Minonne, 43enne, nato a Poggiardo, ma anch’egli residente nello stesso comune del primo.

I militari, durante un servizio di osservazione, controllo e pedinamento, effettuato sulla Strada Provinciale168, hanno notato Martella prelevare da un muretto a secco un involucro in cellophane per poi allontanarsi a bordo di un’autovettura, una Audi A4 di proprietà di Minonne e condotta dallo stesso. Gli uomini della “Benemerita” si sono posti all’inseguimento del mezzo e lungo il tragitto il 45enne si è disfatto dell’involucro gettandolo dal finestrino, in un terreno adiacente alla carreggiata.

I due, però, poco dopo sono stati raggiunti e bloccati e, recuperato il contenitore, al suo interno sono stati rinvenuti 153 gr. di cocaina, sottoposta a sequestro.

Gli arrestati, espletate le formalità di rito, sono stati tradotti presso la casa circondariale di “Borgo San Nicola” a Lecce a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Un arresto a Squinzano

Inoltre, i Carabinieri della Stazione di Squinzano, sempre nel corso di un servizio mirato alla repressione dei reati in materia di detenzione, spaccio e consumo di sostanze stupefacenti, hanno tratto in arresto il 36enne Martino Cristian Fedele, nato a San Pietro Vernotico, ma residente a Squinzano.

Nello specifico i militari dopo aver eseguito una perquisizione domiciliare hanno rinvenuto nella disponibilità dell’uomo: 230 gr. di cocaina, 26 gr. di marjuana e 20 gr. di cocaina, suddivise in dosi

Infine, gli uomini della “Benemerita, hanno scoperto 2 bilancini di precisione; materiale per il confezionamento e la somma di 155 euro in contanti, ritenuta provento dell’attività di spaccio.

Il tutto è stato posto sotto sequestro e Fedele, al termine delle formalità di rito, tradotto presso la caca circondariale del capoluogo, così come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

Fedele è stato in seguito ascoltato dal giudice, riferendo che la droga era finalizzata al suo uso personale.
Al termine dell’udienza di convalida, il gip Giovanni Gallo, pur convalidando l’arresto, ha disposto gli arresti domiciliari.
Fedele è assistito dagli avvocati Angelo D’Elia e Mario Pede.



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