Nonostante i domiciliari, dà vita a un’attività di spaccio. Arrestato 35enne

Nello steso contesto, inoltre, i carabinieri hanno denunciato un 18enne con la stessa ipotesi di reato. Durante la perquisizione, scoperti oltre 100 gr. di hashish

Continua senza sosta su tutto il territorio della Provincia, l’attività preventiva e repressiva svolta dai Carabinieri del Comando Provinciale di Lecce, finalizzata a contrastare lo spaccio e il consumo illecito di sostanze stupefacenti.

È stato questo il contesto in cui, nella serata appena trascorsa, i militari della Compagnia di Lecce, hanno proceduto all’arresto in flagranza di reato di un 35enne, già sottoposto alla misura restrittiva degli arresti domiciliari, poiché ritenuto responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Nella stessa operazione, gli uomini dell’Arma, hanno anche denunciato un giovane, appena 18enne, coinquilino, con la stessa ipotesi di reato.

Il provvedimento scaturisce a seguito di una mirata e specifica attività info-investigativa che i militari, coordinati dalla Procura della Repubblica di Lecce, hanno condotto e che ha permesso di accertare un continuo, quanto ingiustificato, via vai di giovani e autovetture che sostavano nei pressi dell’abitazione dell’uomo. Particolare che ha lasciato presagire una presunta attività di spaccio.

I Carabinieri hanno quindi proceduto al controllo dei due che, sin da subito, hanno assunto un atteggiamento che ha destato particolarmente l’attenzione dei militari. Sottoposti a perquisizione personale, poi estesa anche al domicilio, sono stati trovati in possesso rispettivamente di 95 e 30 grammi circa di hashish, oltre materiale vario per il confezionamento. La droga è stata rinvenuta in parte occultata in una tasca di un accappatoio, in parte invece nella tasca di un giubbotto invernale. Il restante materiale, invece, è stato scoperto all’interno di un cassetto di un mobile della cucina dove i militari hanno trovato anche un coltellino la cui lama è risultata essere ancora intrisa di hahsish.

Al termine delle operazioni il 35enne è stato arrestato e, come disposto dal Pubblico Ministero di turno che conduce le indagini, è stato sottoposto nuovamente alla misura cautelare degli arresti domiciliari. Per il 18enne invece, è scattata la denuncia all’Autorità Giudiziaria.

naturalmente, essendo i procedimenti penali ancora nella fase delle indagini preliminari, le persone arrestate/segnalate, sebbene in flagranza di reato, sono da ritenersi sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva.



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